Il centrodestra vuole anticipare di qualche mese le elezioni regionali sfiduciando Toma?
Nessun problema, ragiona il presidente. «Ho letto, come del resto faccio ogni giorno, con attenzione e particolare interesse le notizie riportare sull’edizione di ieri di Primo Piano Molise. Guardi – le parole di Toma – questo è un periodo davvero molto complicato e lo è ancora di più in attesa che si insedi il governo nazionale. Stiamo lavorando nel tentativo di dare risposte in sanità, risposte agli aumenti energetici, risposte nell’implementazione dei servizi. In campagna elettorale ho girato molto, ho incontrato persone, ho raccolto confidenze. La gente è distante anni luce dalle dinamiche politiche. I problemi delle famiglie sono altri. Serve concretezza, servono i fatti».
Quindi presidente?
«Quindi nulla. La mia porta è sempre aperta, il mio telefono è acceso 24 ore su 24. Non ho mai negato una parola a nessuno. Aspetto i consiglieri che credono sia utile anticipare di qualche mese il voto e sono pronto ad ogni soluzione. Come sempre, d’altronde. Non mi sottraggo».
Crede si sia trattato di una provocazione e non di una seria intenzione?
«Assolutamente no. Non ho la presunzione di interpretare la volontà di qualcuno dei consiglieri di maggioranza senza averci discusso nel merito. La provocazione, ovvio, è del giornalista che fa giustamente il suo mestiere. Dal mio punto di vista credo che non abbia alcun senso andare al voto due mesi prima della scadenza naturale del mandato. Poi, per carità, potrebbe sfuggirmi qualcosa. Li aspetto con tutta la disponibilità e la pazienza di sempre. A volte diventa complicato rappresentare la realtà, spiegare quanto accade e quanto è faticoso mandare avanti un ente come la Regione dove risolvi un problema e ne spuntano altri 100. Mi creda: ho la coscienza in ordine».
Come ci lasciamo?
«Chiunque ha problemi, proposte, risposte da chiedere: sono a completa disposizione. Ragioniamo e troviamo le soluzioni. Ho assecondato la maggioranza in occasioni di scelte complicate, come quella, per esempio, di estromettere la Lega dalla giunta. Ho sbagliato? Ho fatto bene? Sarà il tempo a dirci se la decisione è stata quella giusta. Ci lasciamo con una buona notizia: il 13 ottobre è in programma la prima seduta della Camera. Mi aspetto ampia disponibilità dal governo a cambiare registro. Il centrodestra molisano, unito, ha ottenuto un risultato straordinario. Sono certo che i quattro parlamentari eletti, con cui ho un dialogo costante e continuo, la premier e i nuovi ministri asseconderanno le nostre richieste e ci consentiranno di cambiare il destino di questa terra».
l.c.