La soluzione per stabilizzare i precari del Covid potrebbe arrivare dal nuovo Parlamento. L’ex presidente Michele Iorio ha infatti realizzato un mini dossier che ha consegnato ai quattro neo eletti molisani: i deputati Lancellotta e Cesa e i senatori Lotito e Della Porta.
A sua volta la delegazione parlamentare molisana dovrà presentare un emendamento «per eliminare la “discriminazione” del Molise». Sarebbe questa, secondo l’ex governatore, la soluzione più veloce ed efficace.
Discriminazione generata dall’Asrem, che quando è scoppiata la pandemia ha assunto personale a Partita Iva, contratto atipico che non ha consentito la maturazione dei requisiti.
«Il coinvolgimento dei neo eletti in Parlamento si rende necessario – afferma il consigliere Iorio – per evitare il contenzioso dinanzi alla Corte Costituzionale chiesto dal governo uscente. Come ricorderete tutti – spiega l’ex presidente –, stiamo parlando dell’impugnativa della Legge regionale 13/2022 con cui la Regione Molise, nel recepire la legge di bilancio nazionale (Legge 234/2021) ha disposto i tempi utili per la maturazione del diritto alla stabilizzazione perché, con lo scoppio della pandemia, mentre in tutte le regioni d’Italia si procedeva con l’assunzione di personale per l’emergenza Covid a tempo determinato, in Molise si assumeva con contratti a Partita Iva nonostante il Consiglio regionale abbia più volte fatto presente la necessità, anche per gli anni futuri e per maggiori garanzie per coloro che venivano definiti gli “angeli del Covid”, di procedere con assunzioni a contratto per lavoro dipendente. In Molise però, solo a settembre/ottobre 2020 l’Asrem decide di emanare un avviso pubblico per la formazione di un elenco di operatori socio sanitari (Oss) ed infermieri a tempo determinato per l’emergenza pandemica per un numero complessivo di circa 180 unità per gli infermieri, 150 unità per gli Oss. Tali assunzioni sono state formalizzate solo tra l’aprile e il maggio 2021. Con legge 30 dicembre 2021 numero 234 e successive modificazioni, all’articolo 1, comma 268, lettera b) e c), il Governo consente alle Regioni – spiega ancora il consigliere – la possibilità di stabilizzare i precari Covid che abbiano ricoperto almeno 18 mesi di lavoro entro il 30 giugno 2022 e con almeno sei mesi durante l’emergenza Covid. Vista la maturazione dei requisiti (contratto di lavoro dipendente a giugno 2022), la possibilità di stabilizzazione viene negata ai lavoratori in Molise che a causa dell’uso “improprio” – da parte della struttura sanitaria locale – del contratto a Partita Iva (quasi unico in Italia), si vedono esclusi dall’applicazione della stabilizzazione tramite la legge di bilancio nazionale pur avendo fornito lo stesso e identico servizio dei precari che hanno prestato la loro opera nelle altre regioni d’Italia».
In sintesi, afferma Iorio, «basterebbe un emendamento alla Legge 234/2021 che vada a modificare il tempo utile per la maturazione dei requisiti fissandolo al 31 dicembre 2022 (e non al 30 giugno 2022) per evitare il contenzioso e riconoscere ai lavoratori molisani gli stessi diritti dei loro colleghi di tutto il resto d’Italia».
«Sono certo – conclude l’ex presidente – che questa strada, risolutiva in tempi rapidi, potrà eliminare quella “discriminazione” che la vecchia delegazione parlamentare, a partire dai 5 stelle, non ha saputo evitare durante la scorsa legislatura».

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