Prendere una storta il primo giorno da deputato a Roma… Il piccolo incidente non ha rovinato il debutto di Elisabetta Lancellotta nella Capitale. Con gli altri parlamentari della XIX legislatura, la presidente del Coni Molise è a Roma per le “minuzie”: impronta, fotografie per i tesserini, recapiti e informazioni per il trattamento economico. L’accreditamento, in gergo meno tradizionale.
Adempimenti che deve però rinviare per il fuoriprogramma – una caduta accidentale – che finisce pure sull’Ansa: «I tavolini del caffè Giolitti, in via Uffici del Vicario, registrano il tutto esaurito. Ad uno di essi si accomoda anche una neoeletta deputata molisana che ha avuto una brutta storta alla caviglia, su cui pone del ghiaccio per sfiammarla». Nessuna conseguenza seria, però. «Si è fatta medicare, poi siamo stati insieme all’assemblea intergruppo. Sta bene», rassicura il collega di FdI Costanzo Della Porta. Anche lui spesso nel mirino di telecamere e microfoni dispiegati in forze ieri mattina fra Montecitorio e Palazzo Madama. A ogni eletto è stato consegnato un ‘kit’ con la Costituzione e il regolamento della Camera di appartenenza.
Un foulard per le donne e una cravatta per gli uomini, stesso colore: blu. Questo l’omaggio che Fratelli d’Italia consegna ai parlamentari nell’assemblea che si è svolta alla Camera con la partecipazione della presidente del partito e premier in pectore Giorgia Meloni. Tra volti noti, conferme e new entry sono arrivati Giulio Tremonti, l’ex pm Carlo Nordio, l’ex governatore siciliano Nello Musumeci, Livia Mennuni che ha battuto Emma Bonino e Carlo Calenda a Roma, l’editore toscano Alessandro Amorese, la più giovane della nuova squadra Grazia Di Maggio (di 27 anni), la fedelissima di Meloni, Chiara Colosimo oltre ai capigruppo Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani, al responsabile dell’organizzazione Giovanni Donzelli e al responsabile del programma Giovanbattista Fazzolari. Ci sono, naturalmente, anche i molisani Della Porta e Lancellotta. La deputata, subito dopo i lavori, si reca al Gemelli per accertamenti. Nulla di grave, mercoledì sarà di nuovo nella Capitale per completare la registrazione. Rompe il silenzio solo per confermare che va tutto bene e che c’è tanta voglia di fare.
Giovedì mattina i parlamentari meloniani avranno una nuova riunione prima delle sedute di insediamento di Camera e Senato che eleggeranno i rispettivi presidenti. Per Palazzo Madama è in pole La Russa (FdI), per la Camera Giorgetti o Molinari della Lega. «Non ne abbiamo parlato, giovedì ci diranno», spiega Della Porta. La consegna del riserbo e del basso profilo – nessun festeggiamento e dichiarazioni consapevoli del momento delicatissimo che sta vivendo il Paese – viene rispettata alla lettera dalla squadra di Meloni.
«L’ho detto agli alleati e lo dico anche a voi che siete la squadra di Fratelli d’Italia in Parlamento: puntiamo a dar vita a un governo autorevole e di altissimo livello, che parta dalle competenze. Puntiamo a dare a questa nazione il governo più autorevole possibile. Non c’è spazio per questioni secondarie rispetto a questo obiettivo», dice la leader nel suo intervento all’assemblea degli eletti. «Siamo consapevoli del risultato che abbiamo ottenuto e sentiamo la responsabilità di dover affrontare una sfida di governo nella condizione più difficile nella quale l’Italia potesse trovarsi. Ogni qual volta entrerete in Parlamento dovrete pensare a tutti gli italiani che il 25 settembre hanno visto in noi la loro speranza e ci hanno messo in mano il loro futuro. Così come dovrete pensare a tutti quelli che non ci hanno votato perché, in alcuni casi, la speranza l’hanno persa. E dovremmo lavorare per far cambiare loro idea – prosegue – Abbiamo portato per la prima volta la destra italiana ad avere la leadership della coalizione di fronte ad una sfida di governo. È una sfida di cui sentiamo tutta la responsabilità e intendiamo affrontarla dimostrando serietà e capacità. E a voi dico: dobbiamo puntare al massimo. E vi auguro di vivere cinque anni di orgoglio e di vittorie. Abbiamo rotto tutti gli schemi, creando diversi cortocircuiti nella sinistra e nel mainstream. Noi siamo una cosa completamente diversa da tutto quello che è stato visto finora. Noi non ci ispiriamo a nessuno ma siamo la nostra storia e vorremmo essere noi domani un modello di ispirazione per gli altri».
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