Poco prima delle 15 Giorgio Napolitano ha accettato, “per senso di responsabilità”, di ricandidarsi a Capo dello Stato. È la prima volta nella storia repubblicana. Il primo ex comunista a salire al Quirinale è anche il primo ad ottenere il reincarico. Glielo hanno chiesto il Pd, il Pdl e un gruppo di governatori e delegati delle Regioni. Su di lui convergono i voti dei grandi elettori molisani. In particolare Francesco Totaro sintetizza: “È l’unico in grado di riunire il Paese”. E il presidente della Regione Frattura interviene con un comunicato stampa: “Con equilibrio, saggezza e coraggio, il Presidente Napolitano è riuscito a salvare l’Italia in questi sette anni da tanti pericoli. In lui, quindi, le nostre speranze per il nuovo corso di cui tutti avvertiamo la necessità”.

Alle 18.15 Laura Boldrini legge il nome di Napolitano per la 504esima volta. Applausi dell’Aula, ‘re Giorgio’ arriva a 738. Berlusconi fra i primi a ringraziarlo per la “generosità”.

Salvatore Ciocca non ce l’ha fatta a scrivere Napolitano sulla scheda, invece. “Lo rispetto, ma non ritengo sia di questo che ha bisogno il Paese. Ho confermato la mia preferenza a Stefano Rodotà”, ha dichiarato l’esponente del PdCI.

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