Subito dopo la fiducia delle Camere, la premier Giorgia Meloni ha intenzione di chiudere anche la partita su viceministri e sottosegretari. Probabilmente, entro la fine di questa settimana. Sarebbero, secondo le indiscrezioni, 31 i posti a disposizione per completare la squadra e riequilibrare il peso delle forze del centrodestra. A sorpresa, rispetto alle voci circolate già all’indomani del voto, la rappresentanza del Molise potrebbe vestire la maglia del Carroccio. Dal Corriere della Sera a Repubblica, passando per Rainews, infatti, le ultime indiscrezioni riportate dalla stampa nazionale confermano che in lista per un incarico ci sarebbe il coordinatore regionale della Lega Michele Marone. Capolista alla Camera alle urne del 25 settembre, dalla sua ha un rapporto consolidato col gruppo dirigente del partito e un risultato che a Salvini è piaciuto, la stessa percentuale di quella nazionale senza aver avuto nessuno dei due collegi uninominali, appannaggio di Lotito e Cesa. Anche il leader Udc resta in corsa, fra i nomi di Noi moderati (raggruppamento rimasto a secco di ministri). Potrebbe andare all’Agricoltura (la sovranità alimentare affidata da Meloni al fedelissimo Francesco Lollobrigida con cui Cesa ha ottimi rapporti, insieme hanno costruito l’operazione del gruppo parlamentare pronto eventualmente ad accogliere i futuri fuoriusciti da Forza Italia). Quanto al partito di Salvini – scrivono Corriere e Rainews – punta anche sui coordinatori regionali. Ad esempio il veneto Alberto Stefani, quello siciliano Nino Minardo e quello del Molise Michele Marone. Nelle nomine potrebbe rientrare l’ex ministro Massimo Garavaglia, e anche Massimo Bitonci, intanto scelto fra i capigruppo (assieme a Riccardo De Corato di FdI e Roberto Pella di FI) per la commissione speciale che si insedia per lavorare sul decreto Aiuti ter.
L’iter per la fiducia comincia oggi alle 11 nell’Aula della Camera dove la presidente del Consiglio illustrerà le sue dichiarazioni programmatiche. Al termine dell’intervento di Meloni, la seduta di Montecitorio verrà sospesa per consentirle di recarsi al Senato e consegnare il testo delle sue dichiarazioni. La discussione generale avrà inizio alle 13 per proseguire fino alle 17, quando la premier replicherà. Le dichiarazioni di voto sono previste dalle 17.30 alle 19, quando avrà inizio la “chiama” per la fiducia. Il risultato della votazione è atteso intorno alle 20.30.