Parola d’ordine “riposizionamento”. Le regionali in Molise incombono, qualcuno vorrebbe avvicinarle ancora di più per beneficiare dell’effetto luna di miele che la premier Meloni vivrà per qualche mese rispetto al sentiment degli italiani (quindi anche dei molisani), ma anche se si voterà a primavera inoltrata un porto sicuro come Fratelli d’Italia (o in subordine la Lega) per qualche attuale inquilino di Palazzo D’Aimmo è una traccia concreta di lavoro. Chiaramente, stiamo parlando del centrodestra.
La soglia di sbarramento per entrare in Consiglio è stata portata al 5% da una recente modifica legislativa. Prima invece era stata abolita la surroga. Il combinato disposto di questi due elementi spiega perché soprattutto chi è stato eletto con partiti o movimenti piccoli è alla ricerca di un approdo che garantisce maggiori possibilità di conferma. Chi si candiderà con i campioni di preferenze (solo per fare qualche esempio Niro o Cotugno) sapendo che se la lista arriverà al quorum magari in via IV Novembre tornerà solo il big di turno e senza neanche la possibilità di sostituirlo in Assise in caso diventi assessore? In un partito strutturato c’è più concorrenza ma anche maggiori possibilità di riguadagnare lo scranno.
Si moltiplicano, quindi, voci e indiscrezioni. Lo stesso Niro, coordinatore regionale dei Popolari, è stato fotografato al fianco di Salvini nell’iniziativa della Lega a Campobasso per le politiche. Il suo collega di gruppo Andrea Di Lucente sarebbe a un passo dall’adesione a FdI, che al momento è la forza politica più gettonata. Pronto a diventare il ‘Crosetto’ del Molise? Il delegato alla digitalizzazione sorride del paragone originato dal fisico e da una certa schiettezza nell’approccio alla politica. «Vediamo…», non smentisce. «Stiamo ragionando», aggiunge quindi confermando. «Ho molti amici in Fratelli d’Italia, non l’ho mai negato, così come non ho mai nascosto di aver dato una mano a Elisabetta Lancellotta alle politiche. Con lei ma anche con Costanzo Della Porta abbiamo parlato spesso». Quando sarà chiusa anche la partita dei sottosegretari, Di Lucente farà qualche passaggio a Roma. Bisognerà anche capire se e come il responsabile organizzativo Donzelli vorrà ridefinire la dirigenza regionale. Però Di Lucente è assolutamente in avvicinamento.
Ultimo ma non in ordine di importanza l’interrogativo sul futuro dell’eurodeputato di Forza Italia Aldo Patriciello. Resterà nel centrodestra, questo segna il ‘barometro’ al momento. Ma la galassia azzurra è invece in tempesta.
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