Il crollo di un’aula universitaria a Cagliari dimostra a distanza di vent’anni che la lezione del 31 ottobre 2002 non è stata imparata.
Con una lettera ai familiari delle vittime dalla tragedia di San Giuliano di Puglia, indirizzata al presidente del Comitato Antonio Morelli, l’ex premier Giuseppe Conte ricorda come quel giorno «si è materializzato il più grande e incommensurabile dolore: la perdita di un figlio, di una giovane vita» ma si è anche registrata «una delle più grandi sconfitte per la nostra comunità nazionale: la scuola, da luogo di crescita, riscatto e speranza si è trasformata in luogo di morte». A chi si è risollevato ed è andato avanti, ricostruendo la propria vita, il capo politico dei 5s dice: «Le istituzioni a voi devono ascolto quotidiano, da voi devono prendere esempio per ridestare la nostra comunità nazionale, che poco più di dieci giorni fa ha dovuto assistere al crollo di un’Aula universitaria a Cagliari. A venti anni di distanza, evidentemente non abbiamo imparato quella lezione del 31 ottobre 2002. Ogni volta che i nostri bambini e i nostri ragazzi vengono stipati in edifici non sicuri e inadeguati noi tutti dimostriamo di non aver appreso quella lezione. Ogni volta che nelle nostre istituzioni – prosegue – si gioca al ribasso o si cede alla corruzione in materia di opere pubbliche, diamo conferma di non avere memoria e rispetto di quel dolore. Ogni volta che si sceglie di tagliare gli investimenti sulla scuola, come abbondantemente accaduto anche dopo quella tragedia, non impariamo nulla da quel giorno».
Nei due anni di guida di Palazzo Chigi «ho pensato a questa strage, che si è consumata a pochi chilometri dalla mia terra di origine. Ci ho pensato, invero, ogni volta che ci siamo occupati di scuola. È anche per questo che abbiamo scelto di ribaltare completamente la tendenza degli anni precedenti, in cui abbiamo assistito a tagli lineari. Solo nel 2020 abbiamo investito 10 miliardi sulla scuola durante l’emergenza Covid, puntando anche su interventi di “edilizia leggera” utili ai nostri istituti». Conte segnala anche i 28 miliardi del Pnrr destinati, fra i fondi ottenuti nel 2020, all’istruzione con una quota significativa destinata agli enti locali per interventi di edilizia scolastica. E il piano Rigenerazione Scuola che interessa anche il Molise. «Un seme per un futuro diverso. Sono venuto a conoscenza del fatto che il nome della 28esima vittima del crollo di San Giuliano di Puglia, l’unica maestra, è ora il nome di una scuola inaugurata di recente. Non declassiamo mai a fatto privato il dolore che vivete, una ferita aperta e sanguinante anche a 20 anni di distanza. È un dolore e una vergogna che devono riguardare da vicino tutto il Paese, un dolore che deve mobilitare giorno dopo giorno l’impegno di ognuno».

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