Condanna il «teatrino» e non si riferisce al centrodestra bensì al suo partito, il Pd. Basta liti, basta divisioni – punta il dito il consigliere comunale di Venafro che nel 2019 si candidò a segretario regionale – probabilmente basate «sulla rivendicazione di posizioni personali».
Equidistante dai poli Facciolla e Fanelli, anzi di più: Buono sembra aver maturato in questi ultimi giorni riflessioni ulteriori. Fa riflettere, poi, che il suo intervento arrivi il giorno dopo quello della capogruppo che ha reso noto di aver chiesto un coordinamento unitario – per correggere quello che secondo lei è un errore e cioè il rinvio del congresso locale – e che il documento è firmato anche da Michele Durante (altro candidato al vertice tre anni fa) e da Buono. «Vorrei che il Pd – osserva quest’ultimo – fosse capace di gridare con forza le ragioni di questa terra e di difendere i diritti di donne e uomini che ormai sono considerati cittadini di serie B. Per queste ragioni mi candidai, assieme ad un gruppo nutrito di amiche e amici con i quali condividiamo tutt’ora un percorso, alla segreteria regionale del Partito democratico del Molise. Lo facemmo perché semplicemente avevamo una linea politica differente. Pensavamo che andava superata la stagione che vide Frattura presidente di Regione, che l’esperienza di quel governo regionale e di quella segreteria andassero amministrativamente e politicamente superati. Senza “rottamare“ nessuno, ma profondamente convinti- spiega – che si dovesse prendere atto di taluni errori commessi e correggere la rotta. Lo abbiamo fatto con chiarezza e trasparenza, senza polemica inutile rispetto a chi aveva ed ha una visione differente. Chi oggi è legittimamente segretario – rileva poi – lo è anche perché ha avuto l’appoggio della capogruppo, già segretaria regionale del Pd. Abbiamo preso atto della sconfitta, come sempre siamo rimasti nel Pd, in minoranza, con spirito critico, ma sempre correttamente e lealmente, convinti che il rispetto delle regole, degli esiti elettorali, che il bene del partito venga prima delle posizioni personali. Convinti che ci sarà, nei modi e nei tempi che saranno stabiliti, un nuovo congresso all’interno del quale chi vorrà potrà proporre la propria visione e dare un proprio contributo».
Per le regionali, prosegue Buono, serve fare «meno polemica e più proposte progettuali. Serve farlo sui temi costruendo una coalizione che sia inequivocabilmente alternativa a questo centrodestra. La distruzione del sistema sanitario pubblico, l’emigrazione continua dei giovani, il sistema viario e ferroviario dissestato rischiano di condannarci definitivamente. Inutile litigare nel Pd e fuori dallo stesso con chi inevitabilmente dovrà formare una coalizione per restituire una speranza di autentico cambiamento ai molisani. Lo dico anche e soprattutto a chi oggi quotidianamente crea una contrapposizione probabilmente fondata sulla rivendicazione di posizioni personali. C’è un mondo nel Pd e nel centrosinistra che ha voglia di impegnarsi per dare una speranza al centrosinistra e al Molise e che probabilmente non si sente rappresentato dagli attuali vertici del partito. Noi saremo pronti a tentare di dare rappresentanza e a dare voce e speranza a queste persone. Ma lo faremo quando sarà il momento di farlo, quando ci saranno i congressi».

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