Qualche miglioramento negli indicatori dei livelli essenziali di assistenza, anche se restano le criticità nell’assistenza sanitaria in Molise. Ma sono state analizzate, spiega il commissario Donato Toma appena uscito da una lunga riunione del tavolo tecnico, con «schiettezza e apertura». Disponibilità alla valutazione, aggiunge, si è registrata anche sui primi contenuti del piano operativo esaminati, su alcune deroghe contenute nella bozza rispetto ai criteri del decreto Balduzzi.
Al termine della prima riunione del tavolo di monitoraggio su piano di rientro dal debito e Lea dell’era Meloni, Toma quindi ribadisce ottimismo. «Sono molto ottimista perché c’è un’apertura rispetto alla nostra capacità di programmare e un clima collaborativo», sintetizza i motivi della sua fiducia. Tutti poi si sono detti d’accordo sul fatto che al Molise servirebbe un’iniezione di liquidità, non solo in riferimento alle premialità (alcune già sbloccate) che toccano alla Regione. «Ma la parola in questo caso, come per altri aspetti, passa al tavolo politico che io ho già richiesto alla premier Meloni e ai ministri interessati, Economia, Salute e Autonomie», precisa il presidente.
Il confronto è durato oltre quattro ore. Insieme a Toma, il sub commissario Giacomo Papa e la dirigente della struttura di supporto Marina Prezioso. Per i Ministeri, i dg di Salute ed Economia, Lorusso e Adduce, c’erano inoltre i rappresentanti di Agenas e l’advisor contabile. Rispetto al piano operativo 2022-2024, Toma ha comunicato anche al tavolo la mozione approvata dal Consiglio regionale che chiede una sospensione della valutazione del documento e l’avvio di un confronto istituzionale col governo nazionale e con l’Assise legislativa molisana oltre che l’annuncio di un resoconto sull’esito di questo confronto. «In quel caso entrano in ballo i livelli politici dei Ministeri, sono loro a dover prendere atto di quanto ha deciso l’Assemblea. I tecnici non possono darci riscontro in quel caso. Con loro – riferisce – abbiamo invece cominciato a illustrare le problematiche e i contenuti del programma per esempio rispetto alle reti tempo dipendenti, a ragionare delle deroghe che abbiamo chiesto per esempio per l’emodinamica, perché il base alle regole del dm 70 noi potremmo averne una sola h24. Su alcune cose registro che sono propensi a valutare. Abbiamo comunque deciso che ci sarà una seduta ad hoc sul piano».
Spunti nuovi sono arrivati anche per quanto riguarda la definizione dei servizi con accordi di confine. «Si è iniziato a parlare di ambito per esempio per cercare soluzioni diverse». I binari restano quelli del Balduzzi per il tavolo, ma con deroghe giustificate. L’ambito potrebbe essere utilizzato per ampliare il bacino per l’emodinamica del San Timoteo, ad esempio. La dg del Mef Adduce ha ribadito che il commissario da questo punto di vista ha tutti i poteri per chiudere intese con altre Regioni in termini di confini ma anche di ambiti.
Per quanto riguarda i profili contabili, infine, le posizioni sono rimaste più distanti. Per esempio sull’accantonamento dell’extrabudget prodotto dai privati per i pazienti non molisani, l’Economia ha ribadito che in base alle regole attuali della Ragioneria dello Stato non si può evitare. «Su questi temi, come sulla necessità di un’iniezione di liquidità per la nostra regione, c’è bisogno dell’intervento della politica», conclude Toma.
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