Il capogruppo dei 5s in Consiglio regionale Andrea Greco ha accettato la sfida lanciata dal Gemelli Molise. «Sono pronto a un dibattito che mi auguro avvenga a porte aperte, alla presenza di cittadini e addetti ai lavori», ha spiegato ieri sera sui social.
Ne abbiamo parlato ieri da queste colonne in un editoriale del direttore: proprio commentando un post di Greco che rispondeva all’operazione verità dell’Aiop sulla sanità privata, Stefania Di Salvo – componente del Cda di Responsible Capital che ha acquistato l’ospedale dalla Cattolica e moglie del presidente Stefano Petracca – due giorni fa ha invitato il leader dei pentastellati di Palazzo D’Aimmo a «un dialogo e confronto diretto». E ha aggiunto: le porte del Gemelli sono sempre aperte.
Non un invito in piena regola, ha osservato Greco, ma «attendo speranzoso un incontro ufficiale con gli interessati, qualora volessero condividere proposte per la sanità molisana con me e i miei colleghi. Chi mi conosce sa che non temo confronti con nessuno, tantomeno con il management di uno tra i più importanti istituti privati in regione».
E ha aggiunto: «Non è la prima volta che ascolto i vertici di Gemelli Molise, ma c’è di più, sto lavorando per far arrivare in Consiglio la mia proposta di legge per creare una Commissione di studio sulla nostra sanità, compresa l’analisi del rapporto pubblico-privato. Una volta approvata la legge ci sarà modo di incontrare anche tutti i privati accreditati, che in quella occasione avranno il dovere istituzionale di collaborare per la trasparenza nei confronti dei cittadini».
Greco ha anche ribadito la sua linea, ritiene cioè che «il dramma dello smantellamento della sanità pubblica sia il problema più importante da risolvere per garantire un futuro alla nostra regione. Dal 2018 in poi, non ho mai smesso di confrontarmi e continuerò a farlo, perché il Movimento 5 Stelle è pronto a governare il Molise proprio in virtù del duro lavoro che abbiamo svolto in questi anni senza mai tirarci indietro di fronte a nessuno, sempre a favore della verità. Dopo essere stato a Termoli qualche giorno fa, ieri (l’altro ieri, ndr) ho partecipato al Consiglio comunale di Isernia: in entrambi i casi si è parlato di sanità. Ma da queste assemblee continua a venir fuori la difficoltà nel far capire ai privati accreditati che limitare la loro spesa non significa farli chiudere, bensì ridare risorse economiche alla sanità pubblica nonché respiro al personale medico e servizi ai cittadini».
Ha tenuto il punto, insomma, ma sono evidenti i segnali di distensione.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.