Sì al regionalismo differenziato, può rappresentare un’opportunità. A patto, Toma lo considera fondamentale, che si stabiliscano i livelli essenziali di assistenza, i costi e i fabbisogni standard.
Questo l’esito del confronto fra il presidente di Palazzo Vitale e il ministro delle Autonomie Roberto Calderoli ieri a Roma. «Un colloquio franco, cordiale e costruttivo», lo ha definito Calderoli. Toma gli ha rappresentato di aver avviato, dal 2019 e su mandato del Consiglio regionale, una costante interlocuzione con il governo e la Conferenza delle Regioni per promuovere un accordo ai sensi dell’articolo 116 della Costituzione. «Nell’illustrare le linee guida sulla legge per l’attuazione dell’autonomia differenziata, si è detto favorevole a questa strada che può essere un’opportunità positiva anche per il Molise, considerando sempre fondamentale l’esigenza di stabilire sia Lep che costi e fabbisogni standard».
Il governatore, per parte sua, ha parlato di «confronto aperto e positivo con il ministro Calderoli. Sul tavolo non solo lo schema per l’attuazione delle autonomie regionali ma, su mia sollecitazione, anche altri aspetti legati a tematiche di rilevante interesse per il Molise. Siamo consapevoli che il regionalismo differenziato, se ben gestito, può introdurre elementi di forte valorizzazione delle identità. Esso può dunque rappresentare un’opportunità positiva anche per il Molise», ha confermato, sempre che si stabiliscano i livelli essenziali delle prestazioni che devono essere garantite su tutto il territorio nazionale.