Forza Italia ha rivendicato la leadership del centrodestra in Molise alle regionali della prossima primavera. La quadra, è trapelato da una riunione che si è svolta ieri a Roma potrebbe essere dunque questa: la Lombardia alla Lega con l’uscente Attilio Fontana, il Lazio a Fratelli d’Italia con la candidatura di Fabio Rampelli e il Molise in quota agli azzurri che già cinque anni fa indicarono il presidente Donato Toma.
Confermate le indiscrezioni che il senatore Claudio Lotito aveva accreditato martedì a Campobasso, a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Unimol. La partita – certamente non facile – ora è tutta interna al partito di Berlusconi. Fondamentalmente è un match a tre: Toma, che è uscente e se la regola è valsa per Fontana in Lombardia deve valere anche per il Molise, l’assessore Nicola Cavaliere e l’ex deputata Annaelsa Tartaglione, capolista alle politiche per la Camera e non rieletta. Non sono da sottovalutare gli outsider di area, i presidenti delle Province e rispettivamente sindaci di Termoli, Francesco Roberti, e di Venafro, Alfredo Ricci.
Gli osservatori attenti delle cose politiche molisane – anche le ultime vicende che si sono consumate nella campagna elettorale per le politiche – sanno che i prossimi mesi saranno abbastanza arroventati dalle parti del centrodestra. L’obiettivo, lo dicono tutti, è andare uniti. Il fatto stesso che adesso la coalizione è al governo del Paese lascia presagire che per le regionali non saranno ben viste o tollerate da Roma (da Meloni per esempio) sfide interne alle urne come avvenuto alle comunali di Isernia. E allora, c’è tanto da lavorare.