Nessun passo indietro, Elly Schlein è pronta a candidarsi alla guida del Pd. La vice presidente dell’Emilia Romagna, che prenderà la tessera del partito nei prossimi giorni, ha dato appuntamento ai suoi sostenitori domani a Roma. Al Monk, luogo delle convention di Zingaretti, ci saranno anche Alessandra Salvatore, consigliera comunale a Campobasso e candidata dem alla Camera il 25 settembre scorso, e il capogruppo dem di Palazzo San Giorgio Giose Trivisonno.
Giovani, da sempre nel Pd (Salvatore ha ricordato in campagna elettorale di aver iniziato per la verità nei Verdi) e vicini all’ex senatore Roberto Ruta, hanno aderito all’appello di Schlein. «Chiederemo ad Elly di candidarsi alla segreteria nazionale per costruire la proposta innovativa, riformista e progressista, capace di modernizzare davvero l’Italia», anticipano.
Sono i primi esponenti del Pd molisano a schierarsi in vista del congresso nazionale. Della proposta di Schlein, spiegano, condividono le priorità: lavoro e lotta alle diseguaglianze sociali, contrasto ai cambiamenti climatici, tutela dei diritti costituzionalmente garantiti a partire da quello di accesso alle cure attraverso una sanità pubblica di qualità.
«Oltretutto tanti sono le ragazze e i ragazzi, le persone della società civile, le donne e gli uomini di cultura e delle istituzioni locali, i militanti dell’area del centrosinistra, che in questi giorni ci hanno chiesto di contribuire a rendere vincente il progetto che Elly incarna, perché il Pd sia autenticamente la loro casa. Non da ultimo, Elly, con la sua sensibilità, competenza ed esperienza, può diventare la prima donna segretaria nazionale del Pd». concludono.
Lunedì alle 10.30, dopo la kermesse nella Capitale, terranno una conferenza stampa.
Figlia di un politologo e accademico statunitense di origine ebraica, Melvin Schlein, e di Maria Paola Viviani, docente di diritto pubblico comparato all’Università dell’Insubria, Elly Schlein è nata a Lugano, come sua sorella Susanna (la diplomatica che ieri ha subito un attentato intimidatorio ad Atene).
Al Monk domani sono attesi, in platea e non sul palco, il numero due di Letta, Peppe Provenzano e molti franceschiniani, a partire dalla moglie dell’ex ministro della Cultura Michela Di Biase.