Parifica sospesa e rinvio del bilancio alla Corte costituzionale: l’esito del giudizio della Corte dei conti sul consuntivo della Regione certifica, per il segretario regionale del Pd Vittorino Facciolla, «la debacle del governo a guida Toma e l’imminente e immanente disastro per i molisani». È come, aggiunge, il dissesto per un Comune. «Non so se é chiaro a tutti – rimarca –. A occhio e croce mi pare proprio di no»,
Facciolla quindi elenca: «Essere al primo posto in Italia per debito pubblico individuale (su ogni molisano pesa una tara da 1698 euro), avere un disavanzo di 493 milioni di euro, avere un’azienda sanitaria in perdita per 54 milioni di euro, non riuscire a raggiungere nemmeno la soglia minima dei livelli essenziali di assistenza, per non parlare delle irregolarità contabili con altrettanti debiti e disavanzi legati all’ambito dei trasporti; tutto questo significa non solo che chi ci ha governati per quasi cinque anni non ha avuto la benché minima capacità amministrativa ma soprattutto significa aver minato pesantemente il futuro di questa regione e di chi ci vive. Chiunque verrà dopo il governo Toma – tira le somme il segretario dem – si troverà tra le mani solo macerie, il frutto dello scempio di un governo che non ha saputo neanche sfruttare virtuosamente i tanti aiuti che sono arrivati dallo Stato in occasione della pandemia come invece hanno fatto molte altre Regioni italiane. Bisogna inoltre che qualcuno spieghi a Toma che i 41 milioni di euro che intende chiedere a valere sul Fondo sviluppo e coesione servono per investimenti e non possono essere usati per ripianare il debito. Chiunque verrà dopo Toma avrà tra le mani un Molise più povero e privato di ogni diritto».
Infine la sua proposta: «Bisognerà insistere sulla necessità di un percorso guidato (una sorta di dissesto guidato) con stanziamento di risorse e con una Commissione nazionale che guidi la riorganizzazione di tutto, dalla struttura amministrativa della sanità passando per ogni altro ambito che esce fortemente danneggiato da questa situazione».

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