Assessori a confronto con il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ieri a Roma. Il titolare molisano della delega, Nicola Cavaliere, ha colto l’occasione per mettere subito sul tavolo le criticità, due in particolare, che mettono a rischio la sopravvivenza delle aziende, anche quelle della regione: la sospensione da parte di Agea dei pagamenti delle misure a superficie per gli anni 2019/2020 e la problematica dei cinghiali.
«Da subito abbiamo sollecitato Agea e i precedenti ministri a sbloccare i pagamenti attesi da moltissimi imprenditori agricoli – ha precisato l’assessore Cavaliere – ma il problema è stato sempre sottovalutato, restando irrisolto. Non è più possibile rimandare, in quanto interessa sette regioni italiane tra cui il Molise, per un importo di circa 20 milioni di pagamenti bloccati. Solo in Molise sono alcune centinaia le aziende agricole in attesa di tali fondi che rappresenterebbero una boccata d’ossigeno per fronteggiare un periodo particolarmente difficile dal punto di vista economico, tra rincari delle materie prime, della corrente elettrica e lo spettro dell’inflazione».
Cavaliere si è fatto anche portavoce per quanto riguarda l’emergenza cinghiali. «Ho rappresentato al Senatore Lotito tale problematica invitandolo a presentare un emendamento alla Legge di stabilità per la modifica della legge 157/1992 – ha spiegato – Il testo dell’emendamento è lo stesso della bozza di decreto elaborata in Commissione Politiche agricole con gli altri assessori regionali e presentato ai ministri dell’Agricoltura e dell’Ambiente dei 5 Stelle della scorsa legislatura, provvedimento che purtroppo non mai è stato approvato dal governo».
Il ministro Lollobrigida ha aggiornato il confronto ai primi giorni del 2023 per poter valutare e analizzare le tematiche discusse durante l’incontro di ieri e trovare soluzioni celeri ed efficaci.