Le premesse perché l’esercizio provvisorio di bilancio (così pure altri atti come il consuntivo 2021 non parificato dalla Corte dei Conti) resti incagliato in Prima Commissione anche oggi ci sono tutte. Tre riunioni a vuoto finora e una cancellata dal presidente Di Lucente, l’organismo è riconvocato per stamattina ma se l’esponente di Orgoglio Molise Gianluca Cefaratti neanche stamane ci sarà è assai probabile che finisca come le altre volte: con le opposizioni che lasciano i lavori e cade il numero legale.
La soluzione, estrema ma l’unica praticabile ormai, ci sarebbe: l’assessore Vincenzo Cotugno si dimette dalla giunta e torna a essere solo consigliere, in questo modo non dovrà essere più sostituito da Cefaratti in Commissione. Cotugno ha dato la sua disponibilità al governatore Toma che ieri sera ha riunito tutti i componenti dell’esecutivo. Intanto, però, lo sblocco non sarebbe immediato perché del cambiamento il Consiglio dovrebbe prendere atto e resta il fatto che il capogruppo di Orgoglio Molise, che cura le designazioni, è sempre Cefaratti. Prima di un passo, che peraltro esporrebbe oltremodo la più importante istituzione del Molise, il capo di Palazzo Vitale ha deciso di lanciare un appello alla responsabilità. «Lo rivolgo a tutti i consiglieri regionali, bloccare l’iter di provvedimenti così importanti non è in linea con quello che i molisani si aspettano. Invito quindi tutti a partecipare alle sedute e a esprimere il proprio parere, favorevole o contrario che sia. In sostanza, invito tutti alla coerenza e a restare fedeli al proprio mandato elettorale».
Magari quando leggerà dell’appello, il capogruppo di Orgoglio Molise cambierà idea. Ma a Primo Piano che ieri sera gli chiedeva se stamane parteciperà ai lavori della Commissione, Cefaratti ha risposto così: «Gianluca Cefaratti esiste e resiste, come il nostro piccolo Molise. E la mia è una resistenza attiva, frutto di un passato senza macchia che fa sì che sia soggetto limpido, trasparente, inattaccabile e non ricattabile.
La mia è una contrapposizione per un Molise che merita amministratori di altro spessore umano e politico».
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