Misure contro il caro energia, ma anche cuneo fiscale, pensioni, giustizia e autonomia oltre a dieci diverse modalità di regolarizzazione della tregua fiscale. Da oggi pomeriggio alle 14 la legge di Bilancio, approvata dalla Camera poche ore prima di Natale, sarà al vaglio del Senato per il varo definitivo. I tempi sono stretti, ma sufficienti per far terminare i lavori entro la fine dell’anno ed evitare così l’esercizio provvisorio. Per velocizzare l’iter, anche il Senato approverà la manovra con la fiducia, senza quindi dare la possibilità ai parlamentari di mettere ulteriormente mano alle misure. Dopo la seduta di oggi, il calendario prevede che l’Assemblea di Palazzo Madama si riunisca il 28 dalle 9.30 e il 29 sempre dalle 9.30: quest’ultima convocazione contiene però la specifica «se necessaria». L’ipotesi, quindi, è che il 29 il testo possa essere già stato licenziato.
Fra le misure principali, quelle contro il caro energia: vengono stanziati fondi a sostegno di famiglie e imprese coperti grazie allo scostamento di bilancio per 21 miliardi. Tagliati, inoltre, gli oneri impropri delle bollette per tutti e bonus sociale rafforzato (il tetto Isee passa da 12 a 15mila euro) per le fasce più povere. Crediti d’imposta più alti per le imprese energivore e gasivore. La manovra introduce un contributo straordinario per il 2023 per chi produce, importa, distribuisce o vende energia elettrica, gas naturale o prodotti petroliferi. La tassa viene applicata solo con almeno 75% ricavi da energia. Confermato l’esonero contributivo del 2% per redditi fino a 35mila euro. Il taglio sale al 3% per redditi più bassi: i 20mila euro fissati nella manovra uscita dal Cdm salgono a 25mila. Tassati al 5% i premi di produttività fino a 3mila euro. Per autonomi e partite Iva la “tassa piatta” è estesa ai redditi fino a 85mila euro e arriva una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40mila euro.
Sono, poi, dieci le diverse modalità di regolarizzazione previste per la cosiddetta tregua fiscale, dallo stralcio delle cartelle fino a mille euro alla definizione agevolata sui controlli automatizzati delle dichiarazioni al ravvedimento speciale delle violazioni tributarie.
Per quanto riguarda la sanità, la stabilizzazione del personale sanitario e socio-sanitario assunto durante l’emergenza pandemica è prorogata al 31 dicembre 2024 (il termine per maturare i 18 mesi necessari è spostato al 31 dicembre 2023). Su proposta della deputata molisana di Fratelli d’Italia Elisabetta Lancellotta, inoltre, è stato approvato un ordine del giorno collegato al Bilancio che impegna il governo ad estendere questa disciplina con l’obiettivo di fronteggiare la grave carenza di personale e assicurare i livelli essenziali di assistenza. In particolare, all’esecutivo il Parlamento ha chiesto di «approvare idonea norma che consenta la stabilizzazione del personale dirigenziale e non dirigenziale del Servizio sanitario nazionale contrattualizzato, a vario titolo, anche con contratti flessibili entro i limiti di incremento del tetto di spesa del personale previsto per gli anni 2022, 2023 e 2024».

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