Voto (anche) online, oppure solo ai gazebo e nei circoli. Il nuovo dilemma del Pd riguarda le modalità di voto alle prossime primarie per la scelta del leader e riaccende il duello tra i candidati alla successione di Enrico Letta.
A lanciare la proposta digitale è Elly Schlein, in corsa per la segreteria e data in contrapposizione con il governatore Stefano Bonaccini. La candidata ne fa uno strumento per allargare la platea di chi sceglierà il nuovo segretario del Nazareno, a febbraio. Per i più maliziosi, invece, è un trucco elettorale per pescare clic fra i non iscritti e gli elettori che gravitano nell’area di sinistra, più vicini al suo bacino di consensi. «In questo momento il rischio maggiore è la disaffezione e io credo che per combatterla sia necessario ampliare gli strumenti di partecipazione», è il mantra dell’ex numero due di Bonaccini nella giunta dell’Emilia Romagna. Per i contrari è un rischio inutile di «manipolazioni e interferenze» che si nascondono dietro ai clic.
«Delle regole si occuperà la commissione preposta, io sono qua a parlare di lavoro, ambiente, sanità, scuola e di Mezzogiorno. Preferisco occuparmi dei problemi delle persone in carne e ossa», ha detto ieri Bonaccini a margine un incontro a Lecce.
Paola De Micheli, altra candidata alla segreteria liquida la discussione come «lunare» e invoca la necessità di “incontrarci, finalmente”, per “decidere” e scegliere. A distanza e in silenzio resta Letta. Secondo fonti vicine al Nazareno, il leader non si sposterà dalla linea di «rigorosa terzietà» che ha avuto finora, richiamandosi allo Statuto del partito e all’accordo tra tutti i candidati su ogni eventuale modifica. Del resto l’ex premier non si è espresso nemmeno sul rinvio di una settimana le primarie: dal 19 al 26 febbraio, per non creare ingorghi e confusione con le regionali previste il 12 febbraio in Lombardia e nel Lazio. Un silenzio interpretato da molti come gelida distanza rispetto a quel rinvio, su cui invece i quattro candidati sarebbero d’accordo. La decisione arriverà mercoledì, nella direzione del partito.
Niente ingorgo per le regionali in Molise, visto che si terranno a fine maggio. Il segretario Vittorino Facciolla annuncia che presto sarà avviata la macchina del confronto nei circoli, a giorni. Sulle primarie miste, che potrebbero rappresentare anche un amo ai 5s (che non amano lo strumento della chiamata ai gazebo ritenuta troppo vantaggiosa per i dem) in vista della scelta del candidato governatore dice: «Non sono contrario alle consultazioni anche online, purché si mantengano quelle in presenza, nelle piazze, nei circoli. I gazebo, insomma. Perché rappresentano la volontà di mantenere il contatto con le persone».

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