Solo 2.500 euro al mese mentre la restante somma verrà versata in un conto corrente in attesa di essere trasferita su un fondo regionale di utilità sociale in fase di costituzione la cui destinazione sarà condivisa con i cittadini. Così i due consiglieri regionali del M5S, Antonio Federico e Patrizia Manzo, hanno spiegato l’avvio del ‘Restitution day’. “Siamo arrivati al momento in cui si realizzano gli impegni presi con i cittadini – hanno detto – quelli per i quali ci battiamo sin dall’inizio di questo nostro percorso: la riduzione dei costi della politica”. “Il 26 aprile – hanno spiegato – abbiamo protocollato all’ufficio di presidenza ed alla ragioneria del Consiglio regionale due distinte richieste di rinuncia a parte delle nostre indennità. Nel giro di dieci giorni abbiamo avuto una risposta scritta da parte del presidente del Consiglio, Vincenzo Niro, con la quale ci comunica l’impossibilità di rinunciare a parte degli emolumenti poiché tale fattispecie ‘nonè prevista dalla normativa vigente’. Nello stesso documento di risposta il presidente Niro – fanno sapere Federico e Manzo – apre alla possibilità di disciplinare l’istituto della rinuncia: siamo già al lavoro per presentare nell’immediato una proposta di legge ad hoc”. Per quanto riguarda la voce diaria l’unica spesa trattenuta è quella relativa al rimborso chilometrico calcolato tramite tabelle Aci sulla base dei chilometri percorsi per l’attività lavorativa. Le indennità nette ammontano a 12.002,53 euro per Patrizia Manzo e 11.519,23 per Antonio Federico. Il totale della restituzione in eccedenza per il periodo marzo-aprile è di 15.926,77 euro.