Sudamerica e Sud Tirolo. Cos’hanno in comune? Il Molise. Non è uno scherzo, non è Lercio. Porta la firma di Mario Borghese (senatore argentino con origini friulane eletto nella circoscrizione estero a Palazzo Madama e iscritto al gruppo Maie-Udc) e di Pietro Patton (presidente del Consorzio vini del Trentino approdato a Roma con Svp) l’emendamento al decreto Milleproroghe che prevede la nomina entro metà marzo di un “commissario del commissario della sanità”.
La proposta è fra quelle segnalate. Che non è garanzia certa di approvazione, ma indica che ha già passato il vaglio di ammissibilità della commissione. «In via sperimentale per la regione Molise, è nominato entro il 15 marzo 2023 dal Consiglio dei Ministri, in attuazione dell’articolo 120 della Costituzione, su proposta del Ministro della salute, un commissario straordinario al fine di adottare gli atti di impulso necessari a garantire gli adempimenti già previsti nel piano di rientro. Agli eventuali oneri derivanti dalla gestione commissariale si provvede ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del decreto legge 1° ottobre 2007, n. 159, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n. 222». Così, letteralmente, il testo che aggiunge un comma (l’84 bis) alla norma del 2009 che regola il commissariamento della sanità molisana.
Un esterno, probabilmente, perché si fa menzione di «eventuali oneri» finanziari che non ci sarebbero nel caso il designato sia il presidente della Regione (il governatore prende una sola indennità per tutte le funzioni, anche straordinarie, che ricopre).
La formulazione, pur cauta e burocratica, è abbastanza chiara: in Molise serve qualcuno che adotti gli «atti di impulso necessari a garantire gli adempimenti già previsti dal piano di rientro», a garantire cioè quanto fin qui non è stato realizzato. Quattordici anni di commissariamento e tasse alle stelle e il debito negli ultimi anni è tornato ad aumentare.
Agli emendamenti del senatore Lotito – che puntano a spalmare il debito della Regione, pari a 500 milioni, in 30 anni e quello con l’Inps per i contributi non versati nel 2002 in dieci anni – si aggiunge questa iniziativa. Non è ancora cristallino se il commissario straordinario si aggiungerà a Toma e al sub (tipo tutor) o ne prenderà il posto. Né i motivi della proposta. Primo Piano ha cercato di contattare Mario Alejandro Borghese, il primo firmatario. Al momento ancora senza successo.
41 anni, nato a Cordoba, chirurgo dermatologo, due legislature già alle spalle (alla Camera). Martedì sera era all’Olimpico per Lazio-Milan. Sorridente accanto a Lotito (come si vede dalla foto pubblicata in homepage e postata su Fb da Borghese), collega senatore e patron dei biancocelesti che hanno vinto 4-0. Una passione per il calcio e l’altra, finora sconosciuta, per la sanità del Molise.

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