Alberta De Lisio, attualmente dirigente della Centrale unica di committenza, ha vinto la causa avviata contro la Regione, il governatore Toma e il direttore del personale Iocca. Il Giudice del Lavoro ha annullato il provvedimento disciplinare preso nei suoi confronti quando fornì al capogruppo dei 5s Andrea Greco il via libera all’accesso agli estratti conto delle carte di credito utilizzate da governatore, assessori e dirigenti.
Secondo il magistrato Laura Scarlatelli la condotta di De Lisio è stata conforme alla legge e in linea con i diritti esercitabili dai consiglieri di Palazzo D’Aimmo nei confronti dei quali non è possibile invocare neppure il segreto professionale.
Dal vertice dell’Avvocatura regionale, De Lisio fu spostata prima in Protezione civile e poi alla Centrale di committenza. «Provvedimenti parimenti impugnati davanti al Tribunale del Lavoro e in attesa di definizione e di risarcimento», fanno sapere i suoi avvocati, Vincenzo Iacovino e Vincenzo Fiorini.
La Regione, concludono i legali, ora deve: revocare la sanzione; restituire i soldi indebitamente trattenuti a titolo di sanzione pecuniaria; consentire ai consiglieri interessati l’accesso agli atti inerenti gli estratti conto delle carte di credito in uso al presidente, agli assessori e ai dirigenti.