Una seduta urgente e monotematica per discutere delle prospettive di Gemelli Molise. È la richiesta, depositata ieri in Consiglio regionale a margine della riunione che ha trattato i problemi e le criticità del trasporto pubblico locale.
A firmare l’istanza, sei eletti di Palazzo D’Aimmo: il presidente della IV Commissione Gianluca Cefaratti (di Orgoglio Molise), i due esponenti del Pd Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla, l’ex governatore Michele Iorio e la consigliera Aida Romagnuolo, questi ultimi rappresentanti di Fratelli d’Italia, il presidente dell’Assise Salvatore Micone.
La discussione che Cefaratti e gli altri propongono all’Aula di via Iv Novembre riguarda il programma operativo della sanità 2022/2024 e i primi due decreti del 2023 del commissario della sanità Donato Toma. Il numero 1 affida la prescrizione della radioterapia al reparto di oncologia del Cardarelli (finora se ne era occupato direttamente il Gemelli) attraverso una procedura autorizzativa sia per il piano terapeutico predisposto dai sanitari della struttura privata convenzionata sia per qualsiasi altro trattamento o esame che si rendesse necessario. Il decreto 2, invece, fissa i tetti di spesa per l’acquisto di prestazioni dalle cliniche private (e dai laboratori) per il 2023. In particolare per il Gemelli taglia proprio il budget per la radioterapia, di fatti lo dimezza: 3 milioni rispetto ai 6 fatturati dalla struttura in questi ultimi anni.
Alla base della scelta, le «irregolarità» nelle prescrizioni riscontrate dal nucleo di controllo dell’Asrem (e che il Gemelli ha sempre contestato) e la relazione chiesta da Toma e dal sub Papa all’Agenas che ha stimato in 2,7 milioni annui il fabbisogno di radioterapia per i molisani.
Da tutto questo, nel combinato disposto con l’impossibilità di sforare il budget per curare pazienti extraregionali, deriva la «situazione critica denunciata dai vertici dell’ospedale (e rappresentata dal presidente Stefano Petracca nel tavolo che si è svolto in Prefettura a Campobasso la scorsa settimana). A rischio ci sono centinaia di posti di lavoro (attualmente gli addetti diretti e dell’indotto sono 470).
Cefaratti, Iorio, Fanelli e anche altri loro colleghi fra cui i 5s hanno incontrato in questi giorni Petracca, il management e il direttore della radioterapia Deodato.
Su quanto hanno appurato, per il momento, puntano a un dibattito pubblico in Aula che si concluda quanto meno con una presa di posizione forte del Consiglio regionale
Intanto il prefetto di Campobasso ha convocato per il 10 febbraio alle 11.30 il tavolo di conciliazione chiesto da Cisl Fp, Fp Cgil e Uil Fpl che avevano proclamato lo stato di agitazione a Villa Maria. Tre gli stipendi arretrati lamentati dai dipendenti. Il Cda della clinica ha però firmato il contratto 2022 con l’Asrem venerdì scorso e ora si aspetta il pagamento, in tempi rapidi, di tutte le prestazioni fatturate lo scorso anno in modo da regolarizzare le mensilità al personale.