Dalla strada dell’intervento sostitutivo della Regione nel pagamento degli stipendi ai dipendenti Atm non si torna indietro. Con soddisfazione più marcata di Fit Cisl e Filt Cgil, meno entusiastica della Faisa e Ugl. «Non vediamo la necessità di prostrarci per un atto dovuto quale l’applicazione di una legge dello Stato, chi vuole è libero di farlo», commentano i segretari di questi due ultimi sindacati, Santangelo e Libertone.
A parte questa garanzia, da affinare perché per esempio la scorsa settimana la Regione ha liquidato solo 16 tredicesime (su circa 200 dipendenti di Larivera), il Consiglio di via IV Novembre nella seduta monotematica di ieri – che si è svolta dopo un incontro dei capigruppo con le sigle sindacali come chiesto da Lucia Merlo (Filt Cgil) e Simone Vitagliano (Fit Cisl) – ha dato altre indicazioni per una gestione più serena di uno dwi settori attraversato da sempre da grandi fibrillazioni.
È stata approvata, con le modifiche concordate con l’assessore Quintino Pallante e quindi con la maggioranza, la mozione presentata dagli esponenti dei 5 stelle. Con l’atto di indirizzo Palazzo D’Aimmo chiede al presidente e alla giunta regionale di «adottare tutti i provvedimenti e le azioni volte a garantire:
a) il trattamento salariale del personale addetto al servizio di Tpl, attivando contestazione delle inadempienze alle società e accertamento della violazione delle clausole contrattuali, procedendo quindi al pagamento, con cadenza mensile, delle retribuzioni spettanti ai lavoratori, senza ulteriori ritardi mediante intervento sostitutivo che consente alla Regione, stazione appaltante, di sostituirsi alle società inadempienti e pagare “anche in corso d’opera direttamente ai lavoratori le retribuzioni
arretrate”; b) una gestione uniforme del sistema trasportistico locale e degli standard di servizio; c) una maggiore flessibilità nell’adeguare l’offerta trasportistica alle reali esigenze del territorio; d) una trasparente e corretta gestione amministrativa e, conseguentemente, perseguire in modo più idoneo le
esigenze di contenimento della spesa pubblica e di garanzia del diritto di mobilità agli utenti e lavoratori;
e) rilevati i costanti inadempimenti contrattuali e l’attivazione continua del contenzioso, di dare mandato
all’assessore regionale ai Trasporti ad avviare tutte le azioni necessarie alla conclusione di contratti ponte che siano pienamente rispondenti ai contrati collettivi nazionali di settore e che garantiscano lavoratori e utenti e, a tal fine, interloquire con i grandi gruppi nazionali che possano assicurare l’espletamento del servizio alle medesime condizioni poste a bando di gara. I contratti ponte dovranno essere stipulati con aziende che non siano quelle che attualmente gestiscono il servizio Tpl e abbiano contravvenuto agli obblighi contrattuali; f) verificare la possibilità di annullamento/revoca del bando per l’affidamento del Trasporto pubblico e contestualmente avviare le procedure per l’istituzione di una società in house providing per la gestione del Trasporto pubblico locale».
La mozione è passata a maggioranza, Iorio ha votato no e Cefaratti si è astenuto.
Soddisfatti i pentastellati: «Ancora una volta – il loro commento a margine – abbiamo fornito soluzioni nell’interesse dei cittadini-utenti e dei lavoratori. Ora, però, la Regione deve muoversi. Molti dipendenti convivono con pagamenti in ritardo anche di 10 mesi e ora devono anche sopportare un Tfr non accantonato e i contributi non versati. Intanto il parco autobus resta tra i più vecchi d’Italia e il servizio offerto è sempre più scadente».
Soddisfatto, dopo il vertice con i rappresentanti dei lavoratori, anche Pallante: «I sindacati hanno apprezzato il lavoro fin qui svolto, si lavora anche al bando di gara e alle garanzie che i lavoratori finalmente hanno ottenuto con uno sforzo di questa giunta». Giuseppe Larivera, proprio in quei minuti, stava inviando alla stampa la nota con cui denuncia alla premier Meloni le vessazioni di cui sostiene sia vittima la sua azienda da parte della Regione. «Francamente non mi sento di dire più nulla. Atm e Larivera hanno una storia nota a tutti i molisani, consolidata negli anni. Posso solo immaginare l’imbarazzo dell’amministratore Larivera quando con una mano firma il mandato agli avvocati per rallentare le procedure di gara e con l’altra firma i documenti di partecipazione al bando», la risposta dell’assessore.

r.i.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.