Budget e tetti di spesa per la sanità fissati a inizio anno, uno dei primi casi in Italia probabilmente. La rivendicazione, ieri mattina a Palazzo Vitale, nel corso della conferenza stampa del presidente-commissario della sanità molisana Donato Toma e del sub Giacomo Papa.
I decreti firmati introducono diverse novità e tra queste, ha ribadito Toma, un incremento (a cifra complessiva invariata per singola struttura convenzionata, ndr) del 20% del budget riservato ai pazienti molisani.
«Alla fine del 2022 – ha detto Toma – abbiamo assunto i tetti di spesa che erano necessari per attribuire i budget a tutte le strutture sanitarie private e pubbliche. Accogliendo anche le istanze degli operatori sanitari, che ci chiedevano di avere a inizio anno i budget, nel mese di gennaio li abbiamo fissati. La cosa rilevante è che abbiamo trasferito 10 milioni in più sulla sanità riservata ai molisani, quindi prima curiamo i molisani, poi gli altri».
Tra le altre cose, sempre nella definizione dei tetti di spesa, c’è anche una nuova distribuzione dei “carichi” sul territorio. «Per quanto riguarda le prestazioni della rete territoriale – ancora il commissario – abbiamo potenziato Isernia e Termoli perché avevano una assegnazione di tetti di spesa bassa rispetto a una esigenza di sanità maggiore». Per evitare, ha aggiunto l’avvocato Papa, che a settembre o ottobre le strutture interessate debbano rifiutare prestazioni a carico del servizio sanitario regionali e che gli utenti interessati vadano in Puglia o Campania a farle.
E, ancora, a Roma sono state inviate per la valutazione le bozze del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera e di quella territoriale. È stata firmata una nuova convenzione con Federfarma per la distribuzione dei medicinali che realizza un risparmio di 600mila euro.
Al termine di dieci minuti di esposizione piana e tranquilla di quanto fin qui realizzato, Toma ha lanciato la stoccata: «Per me la priorità è il diritto alla salute dei molisani e per questo ho messo anche in conto la possibilità di non essere ricandidato, in questa regione c’è invece chi mette al primo posto gli interessi personali». Non lo ha mai menzionato, ma è chiaro il riferimento all’eurodeputato Aldo Patriciello e al veto che avrebbe messo sulla riproposizione di Toma alle regionali. «Le attività da presidente e da commissario sono completamente separate, io non mi preoccupo. E sul decreto 35 che ha fissato i budget per il 2022 abbiamo avuto un plauso da Roma».
Il suo predecessore dovrà probabilmente spiegare alla Corte dei Conti il perché del pagamento dell’extrabudget per gli extraregionali relativo a molte annualità passate a Neuromed ed ex Cattolica. «C’è un’indagine in corso – il commento di Toma – sulle transazioni. È una contestazione, e non una sentenza».
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