L’impegno del governo c’è. “Ed è importante”, concede Roberto Ruta che al Senato ha presentato due emendamenti al decreto emergenze per inserire la ricostruzione del Molise tra le cose da svincolare dal Patto di stabilità. “Ma sia io che Danilo Leva, perché il provvedimento poi andrà alla Camera, aspettiamo la presentazione del sub emendamento lunedì o l’approvazione di uno dei miei. Non ci interessa la forma, solo dopo l’approvazione ci dichiareremo soddisfatti”, afferma.

Ieri mattina il ministero dei Rapporti con il Parlamento ha continuato a lavorare sulla traccia segnata dal sottosegretario Sabrina De Camillis: il tema vero è la copertura. È stata trovata per 30 milioni, una stima delle risorse impiegate fino a dicembre 2013. “Non è quel che avevamo chiesto ma può andare”, concede Ruta. “Una prima risposta su cui non molleremo la presa”, aggiunge la De Camillis. Il lavoro è stato comune ma su fronti differenti. Il sottosegretario mercoledì ha strappato l’ok della Ragioneria, in via informale e dopo aver interessato anche Angelino Alfano. Dal vicepremier l’assicurazione che il Molise non sarebbe rimasto la ‘cenerentola’ delle aree terremotate. In casa democratica la situazione è più fluida. Premono i potenti dell’Emilia, da Errani in su, per avere quanto più possibile. Si è inserito l’Abruzzo e sul Molise e la gestione del post sisma, Ruta lo ammette con amarezza, c’è ancora diffidenza a sinistra. “Ma se la nostra Regione non fosse inserita nel testo io e Danilo Leva saremmo pronti a votare contro”. Sarebbe il primo no al governo Letta, di cui Ruta è amico personale. La sensazione però è che non si arriverà all’anticamera dello strappo. Anche se ad un certo punto ieri pomeriggio le dichiarazioni del relatore Esposito (del Pd, ce n’è anche un altro del Pdl) hanno gelato le aspettative di imprese e cittadini interessati alla ricostruzione. Ha spiegato che saranno ‘liberati’ 90 milioni, ma il Molise nel suo elenco non c’è. Ci sono però l’Emilia, la Lombardia, l’Abruzzo, l’emergenza ambientale di Piombino. E Ruta ha battuto i pugni sul tavolo. In serata il chiarimento con Dario Franceschini, che gli ha confermato il percorso su cui Sabrina De Camillis si era già sbilanciata, dicendosi sicura che “lunedì mattina sarà presentato un sub emendamento al disegno di legge che per il post sisma del Molise sottrarrà al Patto 30 milioni”.

Sulla vicenda era intervenuta, con una nota, anche la deputata del Pd Laura Venittelli. Dopo un confronto con il sottosegretario Baretta aveva comunicato l’apertura dello spiraglio: una parte dei 346 milioni stanziati dal Cipe per la ricostruzione di Classe A può essere svincolata. C’è da presidiare, ma il risultato è a portata di mano. 

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