Una nota ‘sottile’ che non si presta a molte interpretazioni: il consigliere regionale Vincenzo Cotugno, il più votato della coalizione di centrosinistra, chiede al governatore Frattura il rispetto degli impegni. Quindi, l’allargamento della giunta.
Questo il testo della letta aperta di Vincenzo Cotugno:
Ho letto e molto apprezzato il messaggio che il Presidente Frattura ha rivolto ieri (domenica, ndr), in occasione della Festa della Repubblica, ai cittadini molisani.
In particolare, ho apprezzato l’invito all’unità e al recupero dei valori repubblicani che da troppo tempo e da troppi detrattori vengono messi in discussione.
Non a caso è di questi giorni la sollecitazione di alcuni politici a trasformare l’assetto istituzionale della nostra Repubblica da parlamentare a presidenzialista, ritenendo così di interpretare quel malessere profondo che si annida nei cuori e nelle menti degli italiani e che sta provocando un’ondata senza precedenti di anti-politica.
Giustamente il presidente Frattura difende i partiti, ai quali persino la Costituzione ha tributato rilievo e garanzie, e richiama tutti al rispetto della volontà popolare, segnalando un’ulteriore questione che non è sfuggita agli analisti più attenti.
In Italia continua a crescere la percentuale degli astensionisti. La gente non va più a votare, le elezioni – siano esse politiche, regionali o comunali – vengono decise da poco più del 50-60 % degli aventi diritto.
Di fatti è una minoranza a scegliere e questo toglie alla classe dirigente la legittimazione del consenso. Ma perché gli elettori rinunciano ad esercitare il più alto diritto che la Costituzione gli concede?
Credo che la prima risposta debba riferire di un profondo senso di frustrazione: i nostri cittadini disertano le urne perché la politica non li ascolta, non recepisce le loro istanze, nega riconoscimento al loro voto.
Ciò accade a livello nazionale (pensiamo a quanti referendum votati da milioni di italiani e poi disattesi dalla classe politica) ma accade anche a livello locale, dove spesso il voto dei cittadini non trova rappresentanza e – pur avendo loro sostenuto un partito o un movimento – vengono poi esclusi proprio da quelle istituzioni che dovrebbero rappresentarli.
Ecco perché saluto con grande favore il messaggio del presidente Frattura, augurandomi che questa volta alle parole seguano i fatti. Perché dobbiamo tenere bene a mente che, se vogliamo recuperare la fiducia dei nostri elettori, allora dobbiamo prima rispettarne il voto. Vincenzo Cotugno