Emergenza lavoro in Molise: il deputato del Pd Danilo Leva chiede al Governo l’apertura di un tavolo di confronto. In particolare i temi sono: nuove prospettive di sviluppo dello stabilimento Fiat di Termoli, vertenze sulle filiere dell’avicolo (Solagrital – Arena), del tessile (IT Holding – Ittierre), del bieticolo-saccarifero (Zuccherificio del Molise) e delle crisi relative all’edilizia; sblocco delle risorse per la ricostruzione post-sisma; sblocco dei fondi per la sanità, autorizzando la stabilizzazione dei precari e superando il blocco del turnover connesso al Piano di Rientro del debito del 30 marzo 2007. Il deputato molisano evidenzia come la disoccupazione giovanile sia passata dal 29% del 2011 al 42% del 2012, quella femminile dal 36 al 44%. Le ore di cassa integrazione straordinaria sono cresciute del 558% tra il primo quadrimestre 2012 e il primo quadrimestre 2013. Le unità lavorative che hanno usufruito della disoccupazione ordinaria sono state 5.515, a cui si aggiungono 912 persone in mobilità ordinaria, 1.090 con la indennità dell’ASPI e 180 con la mini ASPI, oltre a 225 trattamenti di disoccupazione per l’edilizia. A questi numeri, in una regione con 105.000 addetti complessivi in tutti i settori, si aggiungono i lavoratori che usufruiscono degli ammortizzatori sociali in deroga che, per il 2013, si avvicinano alle 4.000 unità per importo presumibile di 33 milioni di euro a copertura. “Si tratta di un emergenza che, se non affrontata con tempestività e adeguatezza, rischia di non essere più recuperabile – afferma Leva -. Da questo quadro emerge come sia indifferibile un confronto tra Governo e Regione Molise per verificare quali misure specifiche possano essere adottate nell’immediato e per promuovere una sinergia tra i vari livelli istituzionali, che in una situazione di crisi così eccezionale e delicata risulta essere, più che opportuna, indispensabile”.