Su programma e candidato presidente del centrodestra la titolarità è dei partiti, che aprono però al mondo del civismo per un contributo fattivo in vista del nuovo “patto coi molisani”.
Il primo vertice di Claudio Lotito in veste di coordinatore di Forza Italia nella regione che alle politiche lo ha eletto senatore, in quota agli azzurri nel collegio maggioritario, si chiude con una foto distesa e distensiva. Vertice a Roma, proprio per gli impegni già presi dal patron della Lazio che solo venerdì ha ricevuto l’investitura per il nuovo ruolo da Berlusconi. Ma la prossima, che si terrà nella settimana di Pasqua, sarà in Molise, a Isernia, confermano i coordinatori di FdI, Filoteo Di Sandro, e Lega, Michele Marone. Che hanno preso parte alla riunione a Palazzo Madama insieme ai colleghi di Udc, Teresio Di Pietro, e Popolari, Vincenzo Niro.
Nomi, al tavolo, non ne sono stati fatti. I tempi non sono ancora così maturi. I vertici nazionali, compulsati dai rispettivi luogotenenti locali, restano alle prese con il complicatissimo puzzle delle nomine nelle partecipate. Non hanno aperto ancora il dossier Molise, neanche per ragionare sul titolare della casella. Quindi si rafforza sempre più l’idea che resti lo stesso di cinque anni fa, cioè Forza Italia. Donato Toma ha dato la disponibilità al bis, Francesco Roberti resta papabile, Nicola Cavaliere punta al salto da componente a capo dell’esecutivo, Annaelsa Tartaglione neanche è data per “spacciata”. Il partito del Cav dovrà quindi decidere cosa rispondere all’uscente e, in caso la risposta sia un no, su chi puntare fra il sindaco di Termoli, l’assessore all’Agricoltura e la ex deputata (ed ex coordinatrice).
Fratelli d’Italia, forte della vittoria netta alle politiche, ha chiesto a Roma di guidare la coalizione in Molise. Pronti ai nastri sarebbero l’ex governatore Michele Iorio, l’assessore Quintino Pallante, lo stesso coordinatore Filoteo Di Sandro. Ma via della Scrofa ad oggi non ha mosso passi in questa direzione. Meloni non vuole indispettire il Cav.
Nel caso prevalesse l’idea di un leader espressione del centro, sono in partita il presidente del Consiglio Salvatore Micone, l’ex assessore Vincenzo Niro. Nelle ultime ore sono circolati con una certa insistenza anche i nomi del presidente della IV Commissione Gianluca Cefaratti e del delegato alla digitalizzazione Andrea Di Lucente.
Dunque, dovrà vedersela il tavolo regionale. Che ieri ha ribadito «la centralità decisionale dei partiti ai fini dell’individuazione delle linee programmatiche nonché dei criteri per la scelta del futuro candidato presidente in vista delle prossime elezioni regionali». L’obiettivo – hanno dichiarato gli esponenti del centrodestra al termine dell’incontro – «è quello di sottoscrivere un patto con i molisani, basato su un programma solido, credibile e concreto, aperto ai contributi di tutti i cittadini. L’auspicio è anche quello di coinvolgere le realtà di carattere civico che intendono mettere la loro esperienza a disposizione della regione per rilanciare le grandi potenzialità del territorio molisano con un nuovo piano di sviluppo regionale».
Uniti e inclusivi, ha sintetizzato il responsabile del Carroccio Marone. Soddisfatto per l’accento posto sui temi programmatici che lui ha da tempo posto come priorità allo schieramento. Alla prossima riunione, chiosa Di Sandro, si comincerà a ragionare anche dei criteri per il candidato presidente.
r.i.

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