“Non esiste alcun ‘buco’ nel bilancio regionale: la Consulta si è espressa sull’articolo 7 del Consuntivo dell’anno precedente che conteneva un errore letterale nella sua formulazione. Errore che è stato comunicato al precedente Consiglio regionale dal governo Monti nei 45 giorni antecedenti la data delle scorse elezioni, e quindi in un periodo in cui i poteri della stessa assise erano ridotti. Ad ogni modo tale errore di formulazione, e quindi assolutamente non di merito, può essere corretto da questo Consiglio regionale nel corso di una sola seduta, e perdendo non più di cinque minuti”. A sostenerlo è l’ex presidente della Regione Molise, Michele Iorio. “Non condivido il clamore con cui è stata diffusa questa notizia – ha spiegato – e soprattutto non credo opportuno e utile speculare su un fatto molto semplice che non ha alcuna conseguenza catastrofica e pratica. Nel corso degli anni i residui attivi sono stati rivisti e ridotti in ogni bilancio. Per l’anno di cui si discute il loro ammontare complessivo è stato certificato, come sempre, dagli organismi preposti e previsti dalla legge dello Stato. Ciò non è certo un mistero; tutti lo sanno, primo tra questi l’attuale presidente del Consiglio regionale che fu relatore in Aula della proposta di consuntivo di cui si discute, poi votata e approvata dalla maggioranza di cui lui stesso faceva parte”. “Creare allarmismi – ha sottolineato – gonfiare all’inverosimile un errore nella stesura del testo dell’articolo, che però conti alla mano non ha corrispondenza nel bilancio regionale reale, sostanziale e formale, è una speculazione che fa male alla politica anche perché si turba ingiustamente l’opinione pubblica che è alle prese con la crisi più grave del dopoguerra”.

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