Il tavolo si assottiglia di molto. Alle affollate riunioni, che finora non hanno prodotto la sintesi necessaria sul candidato presidente per le regionali di giugno, il fronte progressista farà seguire a partire da domani summit operativi. Gli incontri allargati si diraderanno e serviranno a sancire l’ufficialità delle decisioni.
I partecipanti saranno cinque, rappresentanti di: 5 stelle, Pd, partiti di sinistra, Molise Domani e Molise Solidale.
La decisione è stata presa venerdì, quando all’incontro è tornata a sedere anche la delegazione di Molise Domani (dopo la pausa imposta dalle dimissioni del presidente Pastò e la successiva riflessione interna sulla prosecuzione del percorso col centrosinistra e sui “colonnelli” da mandare alle trattative).
L’auspicio è che la svolta organizzativa aiuti a stringere i tempi. Le riunioni “assembleari” sono utili per la definizione dei grandi temi e anche per l’identikit del leader, che è stato però già tracciato. Serve un politico, molisano, competente, che abbia una qualche familiarità con l’amministrazione e la cosa pubblica e sia capace di interpretate il gioco di squadra. Su queste caratteristiche si sono detti tutti d’accordo già da qualche giorno.
Finora i nomi sono circolati solo a margine dei vertici e sui giornali. Al tavolo ancora no. Nei 5s in ballo il sindaco di Campobasso Gravina, il capogruppo Greco, la consigliera uscente Manzo e il prof della Sapienza De Santoli. Il primo però lascerebbe un anno prima della scadenza naturale l’amministrazione della città capoluogo, il secondo ha fatto pubblicamente un passo indietro prendendo consapevolezza del fatto che su di lui non si raggiunge la sintesi necessaria, la corsa della Manzo è vietata dal vincolo del doppio mandato, quella di De Santoli dal muro degli alleati dem soprattutto (ma anche in casa pentastellata ci sono dissensi) che dicono no a un papa straniero.
Nel Pd pure la situazione non è fluida. Candidato “di bandiera” potrebbe essere il segretario Facciolla e la capogruppo Fanelli non ha rinunciato a provarci.
Se i due partiti più grandi si rimpalleranno dubbi e controindicazioni sui rispettivi nominativi, i civici sono pronti a prendere in mano la situazione. Molise Solidale, che sarà al tavolo ristretto con il presidente del Csv Gian Franco Massaro, è pronto a sbloccare l’eventuale impasse con una propria proposta. Massaro sta lavorando insieme ad Antonio D’Ambrosio per aggregare anche altre anime, Insieme e altre forze politiche minori, dando vita a una lista competitiva in cui mondo del volontariato e amministratori daranno un contributo determinante. Anche Molise Domani ha più di qualche freccia al proprio arco, tanti papabili quante sono le anime che compongono il contenitore nato dall’esperienza di numerosi altri movimenti e associazioni. La consegna è fare presto. Entro la settimana di Pasqua, dicono anche da Molise Solidale, «bisogna chiudere la partita del candidato presidente». Esigenza che pure il segretario dem Facciolla ha evidenziato con forza. Tutti vogliono evitare le primarie, ma allora la soluzione va trovata in fretta. Un ping pong infinito potrebbe, al contrario, portare i più moderati fra i civici a fare altre scelte.

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