Luca Brunese e Daniele Colucci potrebbero sfidarsi per la presidenza della Regione Molise? Al momento è difficile dirlo. La certezza è una sola: nel centrodestra e nel centrosinistra si alza l’asticella e i papabili diventano “eccellenti” per i ruoli che al momento ricoprono.
Nel primo caso il nome del rettore dell’Università è dato in pole position, comunque l’ipotesi circola molto, con insistenza e le segnalazioni sono precise. Il suggerimento è sul tavolo del coordinatore di Forza Italia Claudio Lotito, raccontano i bene informati, e in periferia la sensazione che ambienti importanti della coalizione stanno pensando a Brunese, che può vantare un rapporto diretto (umano e professionale) con il ministro della Salute Schillaci, è palpabile.
Apprezzato da tutti gli esponenti dello schieramento, noto per saper unire la mediazione alla giusta dose di decisionismo, non è strano che una coalizione in crisi di leadership (o che forse al contrario ha in casa troppi galli ma il risultato è lo stesso) stia ragionando su una soluzione esterna e di altissimo profilo. Cosa ne pensa il diretto interessato? Anche in questo caso, difficile dirlo. Certo, Brunese non si è fatto avanti, non ha sondato il terreno e meno che mai chiesto la candidatura. Il rispetto per l’incarico che sta svolgendo e l’ambizione, mai nascosta, di continuare a crescere nel suo ambiente professionale, quello dei radiologi italiani, lo portano a stare concentrato su altre priorità. Ma è chiaro che il pressing che in queste ore si è scatenato nei suoi confronti (fonti attendibili della Capitale assicurano che c’è stato un interessamento anche dei vertici nazionali del Pd o del centrosinistra autentico) non può dispiacergli. Resta però in silenzio, nessuna reazione per ora.
Nei giorni scorsi era il duello interno a Forza Italia, fra il sindaco di Termoli Francesco Roberti e l’assessore all’Agricoltura Nicola Cavaliere a tenere banco.
Alle indiscrezioni prova a mettere un freno il coordinatore di Fratelli d’Italia Filoteo Di Sandro: «Al momento non ci sono indicazioni precise da parte della coalizione di centrodestra non solo a livello regionale ma anche e soprattutto a livello nazionale. Tutti i nomi che sono venuti fuori in questi giorni, pur essendo tutti autorevoli e degni di ogni attenzione da parte dei partiti, sono solo ipotesi giornalistiche o candidature autoreferenziali. Fratelli d’italia – aggiunge – è impegnata, al momento, nel definire le linee programmatiche da sottoporre agli elettori nella prossima campagna elettorale e, nel contempo, lavora per l’individuazione, insieme agli alleati ed ai vertici nazionali, di un candidato autorevole e vincente. Ancora una volta FdI auspica che la scelta ricada su un candidato che sia un politico, di esperienza e molisano, e se sarà scelto all’interno di FdI è già pronta una rosa di candidati validi e degni di tale ruolo».
Sul fronte centrosinistra la novità riguarda Daniele Colucci, magistrato di grande esperienza (da più di tre anni è in Corte d’Appello a Napoli) ed elevato spessore dal punto di vista della produzione giurisprudenziale e delle riflessione interna alla categoria oltre che cittadino appassionato del dibattito pubblico. Su di lui punterebbero alcuni settori di peso dello schieramento. Ben visto da una parte dei 5 stelle, ad alcuni dem non dispiacerebbe affatto, anzi lo ritengono un bel profilo. Coincidenza fortunata, ieri da queste colonne Colucci sollecitava i poli e chi punta a guidarli a discutere e confrontarsi sui programmi. Tutti cercano un presidente ideale, nessuno parla di che Molise ha in mente. Questa la sintesi della sua apprezzata riflessione.
«Io sono davvero interessato a quei contenuti. Sono sempre stato un attento osservatore esterno della politica. Quindi che qualcuno abbia pensato a me – dice a Primo Piano quando il suo nome comincia invece a circolare come papabile candidato del centrosinistra – lo ritengo un onore ma la mia candidatura è fuori discussione. Non ci ho pensato e tuttora la escludo».
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