Primi nomi sul tavolo del centrosinistra per le regionali di giugno. Tutti politici, come da mandato ricevuto dal consesso allargato. Un avvio di discussione che proseguirà martedì. E che potrebbe superare la rosa avanzata ieri sera.
Comunque il Pd avrebbe portato all’attenzione degli alleati i vertici e gli amministratori di punta: il segretario Facciolla, la capogruppo Fanelli e il sindaco di Capracotta Paglione. I 5s avrebbero ribattuto con due dei consiglieri regionali uscenti, Primiani e Nola. Per ora restano coperti i “cespugli” (i partiti minori della sinistra) rappresentati alle riunioni dal responsabile del Psi Miniscalco, e i movimenti Molise Domani (presente con Del Bianco) e Molise Solidale (al tavolo con Massaro).
Trapela però che si sarebbe già profilata un demarcazione fra chi vuole tener fede all’intesa raggiunta sul fatto che il candidato presidente debba essere un politico e chi punta a outsider esterni che sarebbero più attrattivi per un elettorato sempre più incline all’astensione. Su questa linea stanno i movimenti per esempio. Nessuna proposta da parte loro per il momento. Prima di accantonare i politici, anche perché si tratta di rappresentanti ai massimi livelli dei due principali “contraenti” del patto (Pd e 5 stelle), se ne deve quanto meno discutere e in maniera approfondita. La pensa così quello che potremmo definire un mediatore fra le due distinte visioni.
Nessuna dichiarazione da parte dei partecipanti alla riunione sui nomi indicati e su come ci si regolerà. La consegna comune è del riserbo per evitare di tenere troppo sulla graticola esponenti importanti della coalizione che comunque a giugno saranno sottoposti al giudizio dei molisani. «Il tavolo “ristretto” ha proseguito con la valutazione delle proposte di profili politici, così come richiesto dal tavolo politico “allargato”. Adesso ciascuno sta facendo le sue valutazioni e nei prossimi giorni ci rivedremo». Così, laconico e abbottonato, il coordinatore pentastellato Antonio Federico.