L’ha sdoganata Elly Schlein. E dunque, pausa sia. La leader del Pd, resa nota la segreteria, ha ufficializzato ieri lo stop agli impegni politici e pubblici per qualche giorno. Così anche i partiti degli schieramenti che in Molise sono alle prese con la composizione del puzzle per le regionali del 25 e 26 giugno.
I candidati presidenti di centrodestra e centrosinistra arriveranno dopo Pasqua, intorno al 20 aprile. Sono le previsioni di staff e diretti interessati. Dopo la presentazione delle liste per le comunali di metà maggio comunque.
Per quanto riguarda il centrodestra, dopo le festività è in calendario il vertice fra coordinatori regionali di FdI, Forza Italia, Lega, Udc e Popolari che avrebbe dovuto svolgersi giovedì scorso ma è slittato per gli impegni del senatore Lotito (da qualche settimana a capo degli azzurri). I nomi al vaglio sono ormai noti, anche se qualche sorpresa finale non è esclusa e qualche papabile non è stato ancora “scoperto”: il rettore dell’Unimol Luca Brunese, il sindaco di Termoli e presidente della Provincia di Campobasso Francesco Roberti, il presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone. Sui tavoli romani anche il nome dell’ex assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Niro. E si sarebbe mosso molto anche il sindaco di Venafro Alfredo Ricci. Anche Fratelli d’Italia hai suoi assi che potrebbe calare, l’ex presidente Michele Iorio e l’assessore ai Trasporti Pallante. Nelle ultime ore i rumors hanno indicato la preferenza dei meloniani nazionali per un amministratore locale (Ricci si è attivato anche su quel fronte ma non ci sono indizi ulteriori che si tratti di lui)
Per quanto riguarda il campo progressista, al tavolo “ristretto” di giovedì (a cui partecipano il segretario Pd Facciolla, il coordinatore 5s Federico, i partiti della sinistra rappresentati da Miniscalco, Molise Solidale con Massaro, Molise Domani con Del Bianco e Volt con Di Giacomo) sono stati proposti i primi nomi. Facciolla, la capogruppo Fanelli e il primo cittadino di Capracotta Paglione per i dem, i consiglieri regionali Primiani e Nola per i pentastellati. Ma la sensazione netta è che i profili politici appena ufficializzati non incontreranno l’unanimità che tutti auspicano. È stato un primo passo per cominciare a discutere. Resta quindi valida l’ipotesi del magistrato campobassano (in servizio alla Corte d’Appello di Napoli) Daniele Colucci e del giornalista Domenico Iannacone. Quest’ultimo (che avrebbe il via libera sia di Conte sia della nuova leadership del Pd) è ritenuto da molti osservatori e bene informati il profilo che può convincere e aggregare di più le varie anime del centrosinistra. Il “re” insomma ci sarebbe. Si tratta di trovare quello che i moderni politologi chiamano il kingmaker, il facilitatore della sua ascesa. r.i.

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