«Alle prossime elezioni regionali ci sia un impegno grande: creare strutture, persone, gruppi politici, capaci di asciugare le tante lacrime della gente del Molise. Questo è il compito che tocca alla politica, la politica è uscire dai problemi».
È l’auspicio, al contempo un monito, di monsignor Giancarlo Bregantini in vista della competizione elettorale del 25 e 26 giugno. L’arcivescovo della diocesi Campobasso-Bojano ha preso la parola durante la processione del Venerdì Santo , nella sosta davanti al carcere del capoluogo, dopo aver ascoltato la “Preghiera del detenuto” letta da un giovane ospite del penitenziario.
Davanti a centinaia di persone il presule ha parlato anche di sanità, tema su cui in tanti anni di mandato episcopale non ha mai fatto mancare la sua voce. «Bisogna migliorare la sanità del Molise – ha detto – e fare in modo che sempre chi è ricoverato in ospedale senta che ovunque, in tutti gli ospedali di qualsiasi tipo, c’è il medesimo cuore che batte per l’altro cuore».
Il vescovo ha poi ringraziato tutti per la vicinanza ricevuta durante i suoi recenti ricoveri: «Per un ammalato non sentirsi solo è tutto». E infine ha avuto parole di vicinanza per i detenuti, ha ricordato le vittime del naufragio di Cutro – «Per evitare tragedie simili occorre che il nostro cuore cambi» – e quella della guerra in Ucraina: «Preghiamo perché cessino le ostilità di questa inutile strage che va avanti da più di un anno».