Altri due nomi sul tavolo del centrosinistra per le regionali di fine giugno. Intanto, è ufficiale dopo settimane di indiscrezioni, c’è quello di Domenico Iannacone. Giornalista Rai, apprezzato per le sue inchieste morali che mettono insieme denuncia e umanità, non ha mai lasciato realmente la sua terra. Viene in Molise appena può e partecipa al dibattito pubblico come avvenne durante l’emergenza Covid quando era in ballo la possibilità di realizzare un centro dedicato a Larino.
A portare la sua candidatura all’attenzione del fronte progressista, Nicolina Del Bianco, portavoce del movimento Molise Domani. I rappresentanti delle altre forze hanno chiesto di posticipare la discussione su Iannacone dopo l’analisi dei profili “politici”. Molise Domani però non demorde. Ha diffuso, in concomitanza con la riunione, un documento che dice basta alla tattica e spiega perché Iannacone sarebbe l’uomo giusto per il Molise del 2023.
Altra novità, quella sostenuta con forza dai Verdi. Leo Terzano ha infatti indicato il sindaco di Castel del Giudice Lino Gentile. Antesignano del recupero e della valorizzazione dei piccoli borghi, la sua amministrazione è considerata un esempio di buona Pa e si è aggiudicata di recente il bando Pnrr da 20 milioni.
Nella riunione di giovedì Santo Pd e 5s avevano scoperto le loro carte: la capogruppo Micaela Fanelli e il segretario Vittorino Facciolla, il sindaco di Capracotta Candido Paglione per i dem. I consiglieri Angelo Primiani e Vittorio Nola per i pentastellati. Nelle ultime ore è circolata con insistenza l’indiscrezione secondo sui sarebbe tornato in ballo anche il capogruppo dei 5 stelle Andrea Greco. «Non ho il mandato e la sua disponibilità per avanzare questa proposta», ha dichiarato prima del vertice il coordinatore Antonio Federico. E infatti nomi nuovi dal fronte pentastellato non ne sono arrivati. Ma un ripensamento non si può escludere. Su Greco, sull’ipotesi del sindaco di Campobasso Roberto Gravina che tuttavia è «molto difficile» da concretizzare (non ha bisogno di deroghe ma finora il Movimento non ha benedetto alcuna interruzione di mandato), sul candidato presidente in generale (un politico o un civil servant) sarà probabilmente risolutivo il vertice in call conference del gruppo dirigente regionale dei 5 stelle con il presidente Conte in agenda per domani.
Il tavolo ristretto del centrosinistra – a cui partecipano anche Volt e Molise Solidale – tornerà in riunione nel fine settimana. E tutti hanno convenuto che c’è la necessità, è la sintesi di Federico, «di definire il tutto prima possibile».
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