Sul tavolo delle trattative del centrosinistra arrivano anche le proposte di “Isernia Futura”, la lista del sindaco Piero Castrataro che alle amministrative di ottobre 2021 ha ottenuto un risultato assai lusinghiero.
Il gruppo – si legge in una nota – «intende impegnarsi attivamente nella campagna elettorale in vista delle elezioni regionali del 25 e 26 giugno prossimi, fornendo il proprio contributo anche per l’individuazione del candidato presidente di coalizione.
Nella certezza che vi siano margini di trattativa al fine dell’individuazione di un candidato che possa essere rappresentativo di tutte le anime della coalizione e che possa fornire altresì un valore aggiunto alla stessa, Isernia Futura propone al tavolo del centrosinistra, di cui si sente parte integrante pur non avendovi ancora mai partecipato come soggetto politico, un proprio “identikit” di aspirante governatore, che di fatto non si discosta dai desiderata già espressi dalla gran parte degli alleati».
Queste le caratteristiche “ideali” per “Isernia Futura”: un candidato «con un background riconoscibile, di elevata caratura, che non incarni – anche e soprattutto agli occhi dell’opinione pubblica – le vecchie logiche di partito. Una figura di garanzia che, al contempo, porti con sé una ventata di cambiamento e che abbia i crismi della credibilità e dell’onestà».
Unendo i tratti, seppur non espressamente “identificato”, sembra chiaro il riferimento al giornalista Domenico Iannacone.
«Siamo aperti – continuano da Isernia Futura – a discutere su qualsiasi nome approdi al tavolo delle trattative, sempre restando nel perimetro del centrosinistra, esprimendo pertanto l’auspicio di non dover ricorrere a “compromessi” pur di racimolare consensi.
La fiducia dei cittadini la si guadagna mostrandosi coesi e proponendo un programma serio, realizzabile e – perché no! – coraggioso. Un programma che preveda almeno quattro punti fondamentali, riscontrabili: nella difesa e tutela della sanità pubblica, con azioni che favoriscano l’assistenza sanitaria territoriale, non lasciando indietro nessuno e quindi con un occhio di riguardo anche a coloro che vivono nelle aree disagiate; nel lavoro, con azioni mirate all’incremento dell’occupazione, creando occasioni di crescita e sviluppo grazie alla capacità di intercettare fondi del Pnrr e non solo (traducendo le risorse in opere concrete); in politiche per il benessere della famiglia; nella transizione ecologica (tema strettamente connesso al lavoro ma anche alla lotta allo spopolamento), con interventi di efficientamento energetico in grado di favorire una nuova economia sostenibile, la nostra agricoltura e la tutela dell’ambiente.
Punti chiave, che non prescindano da una governance di qualità, di cui il candidato presidente è solo la figura apicale e da cui lanciare un modello di sviluppo possibile per il Molise, affinché questo territorio esca dall’isolamento».

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