Molti nomi sul tavolo del centrodestra: tutti quelli che in queste settimane la stampa ha proposto ai lettori come papabili candidati a presidente. Tutte le forze politiche che compongono la coalizione, rappresentate ai massimi livelli, hanno avuto modo di mettere in chiaro rivendicazioni e intenzioni. Non c’è una vera e propria sfida fra i partiti per la “casella Molise” (anche se Forza Italia la rivendica), quanto una valutazione che compete di fatto ai vertici nazionali sulla figura che meglio di altre tiene unita la coalizione e la porta al cospetto degli elettori in maniera autorevole, forte, credibile.
Quindi, verrebbe da sintetizzare, il luogotenente di Meloni Giovanni Donzelli – organizzatore e padrone di casa del vertice che si è svolto al gruppo di FdI in Senato – sarà uscito dal summit con un gran mal di testa…
Ironia a parte, quello di ieri pomeriggio è stato il primo incontro nazionale sulle regionali del Molise.
Corposo e importante l’elenco dei partecipanti: per Fratelli d’Italia, oltre a Donzelli, il coordinatore regionale Filoteo Di Sandro e i parlamentari Elisabetta Lancellotta e Costanzo Della Porta, per la Lega il responsabile nazionale Enti locali Stefano Locatelli e il commissario Michele Marone, gli azzurri erano al tavolo con il senatore Claudio Lotito (che da poche settimane è coordinatore del Molise) e Maurizio Gasparri (che si occupa di enti locali a livello nazionale), il leader Lorenzo Cesa e il segretario regionale Teresio Di Pietro per l’Udc, il capo dei Popolari per l’Italia Vincenzo Niro. In videocollegamento ha preso parte alla riunione anche l’eurodeputato Aldo Patriciello che ha ribadito il suo no alla continuità con la giunta uscente.
Nutrito pure il numero dei papabili candidati “lasciati” ai partiti nazionali, insieme alle valutazioni che ognuno dei coordinatori locali o parlamentari ha posto all’attenzione dei vertici: l’uscente Donato Toma, Nicola Cavaliere e Francesco Roberti per Forza Italia, Marone per la Lega, Michele Iorio, Di Sandro e Quintino Pallante per Fratelli d’Italia, per i centristi Salvatore Micone e Niro, Luca Brunese e Alfredo Ricci.
È previsto un secondo confronto il 27 aprile, poi sarà Roma a tirare le somme.
r.i.

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