Un altro Molise è possibile: è un’ambizione e al tempo stesso la convinzione dei promotori dell’associazione fondata due anni fa e che porta proprio questo nome. Ambizione che, a poco più di due mesi dal ritorno alle urne per le regionali, è sempre più attuale.
La sinistra radicale dà quindi appuntamento a chi non si riconosce nel campo largo per costruire un’alternativa.
Negli ultimi mesi, spiegano dall’associazione di cui fa parte fra gli altri il prof Unimol Rossano Pazzagli (candidato alle politiche con Unione popolare di De Magistris), «abbiamo avuto modo di interloquire con alcuni soggetti civici referenti al campo progressista, tra cui Molise Domani, e addirittura con i partiti di centrosinistra, almeno quelli non implicati nel malgoverno passato e presente, quindi M5S e Verdi.
Abbiamo scelto, però, di non prendere parte ai tavoli canonici organizzati nell’ambito del centrosinistra, perché non ci riconosciamo nei metodi, nei tatticismi e nei personalismi dei professionisti della politica locali, concentrati unicamente sui propri interessi in spregio al bene comune.
Soprattutto, inorridiamo di fronte al pensiero di poterci sedere a parlare con persone e realtà politiche afferenti a chi della privatizzazione, della distruzione della sanità pubblica, dei clientelismi, ha fatto la propria fortuna», dicono senza mezzi termini.
E aggiungono: «Lo spettacolo indecoroso riferito dai media in questi giorni, relativo al tavolo del centrosinistra, non è altro che la rappresentazione tangibile dello scontro tra interessi privati da cui risulta impossibile ricavare una sintesi. Il fatto che dall’ultima riunione sia venuto fuori il nome di Vittorino Facciolla la dice lunga sull’incapacità degli attori in campo di dare un segno di discontinuità rispetto alle politiche scellerate degli ultimi decenni, di allontanarsi da quel ceto politico che è responsabile del declino. A questo punto, ci rivolgiamo ancora alle forze, i movimenti, le realtà politiche ancorate ai valori della sinistra e che, sparse sul territorio, sentono il bisogno di provare ancora a costruire una svolta reale rispetto ai soliti giochi di potere, invitandole ad organizzare insieme un’assemblea regionale delle forze di alternativa, da tenersi nell’ultimo weekend di aprile, con la consapevolezza che i problemi del Molise non potranno essere risolti da chi li ha generati. Un altro Molise è possibile – concludono –, oltre che necessario».

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