Una rosa ristretta al vaglio dei coordinatori nazionali dei partiti di centrodestra che stanno gestendo la partita delle regionali del Molise. Se la giocano, secondo le ultime indiscrezioni che filtrano dagli ambienti politici locali e capitolini, in tre: l’ex governatore Michele Iorio di Fratelli d’Italia, il presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone per i centristi (Udc) e il sindaco di Termoli Francesco Roberti, esponente di Forza Italia.
I pronostici, al momento, danno favorito Roberti, che è anche presidente della Provincia di Campobasso e dalla sua ha una forte rivendicazione territoriale alla base di un patto quasi trasversale che lo vede come riferimento di numerosi amministratori della costa e dell’immediato hinterland. Il basso Molise non esprime il presidente della giunta da 30 anni, dicono gli uomini più vicini a Roberti. L’ultimo prima della vittoria di Marcello Veneziale (isernino) fu Giovanni Di Giandomenico. Poi un breve ritorno con Giovanni Di Stasi, la cui amministrazione (di centrosinistra e quindi i supporter di Roberti non la considerano comunque patrimonio comune evidentemente) durò però solo poco più di un anno prima dell’annullamento del voto da parte del Tar. Azzurro che alle politiche ha votato FdI al Senato e la Lega alla Camera, alla fine sarebbe riuscito a mantenersi saldamente in Forza Italia. Durante la riunione di mercoledì scorso, inoltre, l’eurodeputato Aldo Patriciello, oltre a ribadire il suo no alla leadership dell’uscente Toma o di uno dei suoi assessori, ha suggerito più volte di puntare sul basso Molise.
Micone pure resiste fra le ipotesi di guida del centrodestra, i moderati di Cesa vogliono far valere il ruolo tutt’altro che marginale dei centristi in Molise. E Iorio, uno dei nomi portati al tavolo dal coordinatore di FdI Di Sandro (insieme a quello di Pallante e dello stesso Di Sandro), ha ribadito poche ore fa a un appuntamento del partito di Meloni a Termoli la sua disponibilità a guidare il centrodestra fuori dalle secche, forte dell’esperienza e del carisma che ancora in tanti gli riconoscono.
Prima della “stretta”, sono stati percorsi altri tentativi di ricorrere a figure esterne e autorevoli. Dopo il rettore di Unimol Brunese, sarebbe stata sondata – secondo le indiscrezioni – anche la disponibilità dell’imprenditrice Rossella Ferro (probabilmente non con l’esito sperato). La direttrice marketing de La Molisana sarebbe stato un colpaccio. Che tutti, in ogni appuntamento elettorale di rilievo, cercano di portare a casa.
Ora però siamo al rush finale. Pare che i vertici romani del centrodestra abbiano intenzione di aspettare solo l’ufficialità da parte del centrosinistra sul suo candidato presidente. E poi chiudere la questione leader – entro la fine della prossima settimana – per passare alla formazione delle liste.
ritai