Da ieri la Regione è senza lo strumento finanziario. Ed è la prima volta che accade. Scaduto infatti anche l’esercizio provvisorio che dal 1 gennaio ad oggi ha autorizzato Palazzo Vitale a spendere ogni mese un dodicesimo delle poste previste nei capitoli di bilancio. Cosa succederà adesso? Se la situazione dovesse protrarsi si rischierebbe il blocco di tutti i pagamenti. Al momento non c’è stata alcuna calendarizzazione del provvedimento contabile. L’ultimo atto risale alla delibera di giunta n.88 del 28 marzo che dettava la linea alla struttura per chiudere il bilancio di previsione per il 2023: impegnare prima che arrivino tutte le risorse statali, regionali e comunitarie per coprire i 137 milioni di debito.
Distratti dalla competizione elettorale ormai alle porte, gli schieramenti sembrano non preoccuparsi più di tanto di quanto sta accadendo ma dovranno presto fare i conti con questo fardello: un pesante deficit di bilancio a cui si aggiunge il buco milionario della sanità.
Ieri il primo commento del sindaco Gravina da candidato presidente del centrosinistra appoggiato per il momento da Movimento 5 stelle, Pd , Articolo 1, Molise Solidale, Volt, Sinistra italiana ed Europa Verde. Il fronte progressista su di lui, che incarnerebbe i requisiti del buon amministratore, ha puntato per battere il centrodestra che però non ha ancora scelto il leader. Restano sempre molto alte le quotazioni del sindaco di Termoli. Francesco Roberti (FI) che è pure presidente della Provincia di Campobasso resta il favorito per l’investitura.
ppm