Il 1 maggio il candidato presidente del centrodestra era Francesco Roberti. Ieri pomeriggio erano risalite le quotazioni dell’ex governatore Michele Iorio, avvistato a Fratelli d’Italia. Pare a colloquio col plenipotenziario di Giorgia, Giovanni Donzelli.
Un rilancio sugli alleati di Forza Italia con una sfida all’ultimo consenso, fra Roberti e Iorio? O la mediazione dell’unico in grado di mettere pace, Donzelli, fra le varie anime del partito e di ridurre i conflitti del centrodestra ottenendo così anche l’assenso dell’ex presidente?
Le prossime ore dovrebbero sciogliere questo dubbio con l’ufficializzazione del nome che guiderà la coalizione alle elezioni del 25 e 26 giugno. Il fronte progressista, dal punto di vista mediatico se non altro, continua a macinare vantaggio: ieri il leader designato Gravina ha tenuto la sua prima conferenza stampa.
Mentre da destra arrivavano le notizie più disparate. Confermato, è il sindaco di Termoli. No, è testa a testa con Iorio che altrimenti potrebbe correre da solo erodendo consensi. Ultimissime: pare sia tornata in auge l’ipotesi di convergere su un’ipotesi non politica, la segretaria Uil Boccardo. Fermi tutti: il presidente di Finmolise Antonacci (ex sindaco di Guglionesi ed ex calciatore) ha lasciato l’incarico per candidarsi alla Regione, l’outsider potrebbe essere lui. Tutto e il contrario di tutto.
L’unica cosa certa è che a dipanare la matassa è Roma. Nessun altro incontro è stato convocato con i coordinatori locali. Per Donzelli, Tajani e Gasparri non ci sarebbe alcun problema su Roberti. Lotito avrebbe chiesto un po’ di tempo per testare altri nomi insieme a quello del presidente della Provincia di Campobasso. Ma il tempo concesso, giocoforza, sta scadendo.

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