Costruire democrazia è in campo col fronte progressista per le regionali del 25 e 26 giugno. Il movimento fondato da Massimo Romano, tornato sulla scena qualche settimana fa, sta rifinendo le linee programmatiche che “offrirà” alla coalizione e al candidato presidente Roberto Gravina. E sta lavorando alla lista che ambisce a tallonare molto da vicino quelle di 5 stelle e Pd.
«La nostra ambizione è a non essere da meno rispetto ai partiti principali. L’ultima volta che ci siamo misurati con l’elettorato molisano – filtra da Cd – abbiamo dimostrato che le possibilità ci sono».
Una competizione interna che, considerando il meccanismo della legge elettorale non potrà che portare risultati allo schieramento: non c’è più il voto disgiunto e ogni consenso espresso per un candidato consigliere di una lista collegata va automaticamente anche al presidente designato.
Tutela dei beni comuni e priorità agli investimenti sulla sanità pubblica sono alcuni dei temi che Costruire democrazia ha messo sul tavolo della discussione nella conferenza stampa di presentazione. Accanto all’avvocato bojanese, ex consigliere regionale, c’erano i colleghi di lavoro (e di numerose battaglie) Pino Ruta e Vincenzo Iacovino, l’ex consigliere dei Popolari per l’Italia Antonio Tedeschi (estromesso da Palazzo D’Aimmo con l’abrogazione della surroga e mai reintegrato nonostante abbia avuto ragione in Cassazione perché il primo degli eletti Vincenzo Niro si è dimesso da assessore), il primario del Pronto soccorso del Veneziale Lucio Pastore e l’imprenditore triventino Domenico Ciccarella, che alle regionali 2018 fu primo dei non eletti della Lega.
Un movimento orientato, quindi, ma capace di intercettare interessi politici trasversali. Romano, però, fu chiaro: nessun dialogo col centrodestra, sì ai progressisti se danno priorità al programma e non dicono sì a scelte calate dall’alto. In quei giorni, in pole per la leadership c’era il giornalista Domenico Iannacone, su cui Conte e Schlein avevano trovato una sintesi.
Il ritorno di Cd è stato uno dei momenti di svolta per la scelta del sindaco penstastellato Gravina come leader dello schieramento. A lui Romano & Co porteranno presto ufficialmente proposte programmatiche. Nessun “prendere o lasciare”, nessuna richiesta su deleghe e poltrone, fanno sapere dal movimento. La priorità ora è vincere le elezioni per cambiare la direzione del Molise.
Intanto, Gravina sta incontrando i vertici di partiti e movimenti che hanno preso parte alla trattativa per la costruzione del campo largo progressista per dare forma alla squadra che si presenterà ai molisani a fine giugno.

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