Ultime 48 ore per trattare con candidati e leader di coalizioni, fra oggi e domani si decide molto sugli schieramenti che saranno in campo alle regionali di fine giugno.
Una cosa è già chiara: i candidati presidenti di centrodestra, Francesco Roberti, e centrosinistra, Roberto Gravina, non presenteranno consiglieri uscenti nelle rispettive liste che faranno direttamente riferimento a loro. Amministratori, professionisti e società civile: questo il target che entrambi hanno tenuto fermo nello scouting di queste settimane.
In questo scampolo di tempo che resta prima della presentazione di simboli e liste – il termine ultimo è sabato a mezzogiorno – sono entrati in gioco inoltre i vertici nazionali delle forze politiche.
L’ok alla lista di Fratelli d’Italia, talmente affollata che è stato necessario sfoltirla durante un summit operativo lunedì scorso in via della Scrofa (con il responsabile organizzativo Donzelli c’erano il coordinatore regionale Di Sandro e i parlamentari Lancellotta e Della Porta), è atteso direttamente dalla premier Giorgia Meloni, presidente del partito. Ieri sera era in agenda un faccia a faccia fra lei e Donzelli per il via libera. “Dentro” gli uscenti Pallante, Iorio, Romagnuolo e poi Scarabeo, Antonacci, Scuncio, Leggieri, Paduano. Il resto si saprà in giornata.
In campo per chiudere l’operazione che si sarebbe rivelata assai complicata anche il segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa, deputato eletto in Molise nel maggioritario. Insieme al segretario regionale Teresio Di Pietro e al presidente uscente di Palazzo D’Aimmo, sta contattando numerosi amministratori e non solo. «Mancano un paio di nomi – dice Micone smentendo le voci circolate secondo cui l’Udc rischia di dover ripiegare su riempi lista poco efficaci – ma la squadra è quasi pronta ed è molto competitiva». Con lo scudo crociato, indiscrezione delle ultime ore, sarebbe in campo – insieme al sindaco di Roccamandolfi Lombardi e a quello di Petrella Amoroso e allo stesso Micone – anche il vice sindaco di Venafro Valvona, che fino a qualche giorno fa era invece schierato con le truppe di FdI.
Ultime ore di caccia al candidato, dunque. Anche per il capo dei Popolari Vincenzo Niro, con lui sarebbero in lizza l’ex assessora del Comune di Isernia Matticoli, il vice sindaco di Termoli Ferrazzano, l’ex assessore regionale Scasserra e la consigliera comunale di Campobasso Fasolino.
I cambi last minute non sono solo fra liste della stessa coalizione (magari in quel caso sono prestiti “in soccorso”), ma anche da una coalizione all’altra. Uno dei casi emblematici di questa tornata, almeno stando ai rumors che poi dovranno trovare conferma, è quello dell’ex primo cittadino di Campomarino Gianfranco Cammilleri. Moderato di centrodestra, ha però fatto parte del centrosinistra targato Frattura. Primario di gastroenterologia e responsabile di una struttura a valenza dipartimentale in Asrem, è stato da subito corteggiato quindi da Forza Italia e dal fronte progressista. Domenica era considerata quasi certa la sua corsa con la lista di Gravina. Martedì invece secondo i bene informati era “tornato” in lista con gli azzurri. Ieri, non si sa. Si dovrà attendere sabato a mezzogiorno per sapere dove sta la verità.
Non mancano i passi indietro. La leader della Uil Tecla Boccardo, per esempio, in predicato di correre con la squadra di Gravina non si candiderà. Sarà della partita in prima persona, invece, il capo di Costruire democrazia Massimo Romano. Insieme a lui, fra gli altri, a sostegno dei progressisti il primario del pronto soccorso di Isernia Pastore, l’avvocato Iacovino che difende il comitato vittime Covid, l’ex consigliere regionale Tedeschi e l’imprenditore di Trivento Ciccarella.
Vertici nazionali in campo anche per Italia Viva e Azione. A decidere con chi si alleeranno le truppe di Renzi e Calenda – che il centrodestra ostenta di aver già acquisito da qualche giorno in realtà – sono proprio… Renzi e Calenda. Ieri in tarda serata un summit in video collegamento fra i dirigenti nazionali dell’ex Terzo polo (che però ora ha firmato una tregua armata per formare una lista unica alle Europee) e i rappresentanti locali D’Ambrosio e Valente.
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