Tre i candidati alla carica di presidente della Regione Molise. In realtà ai già noti Francesco Roberti, Roberto Gravina ed Emilio Izzo, si era aggiunto Nicola Ninni, appoggiato da Forza Nuova. Ma la lista è stata esclusa perché recava un numero di candidati inferiore a quello previsto dalla legge (14 anziché 15). Ma non è tutto! Gli aspiranti governatori potrebbero essere quattro, perché qualche secondo dopo la scadenza del termine – fissato alle ore 12 di ieri – si sono fiondati nell’aula del Tribunale allestita per il deposito delle liste i rappresentanti della Nuova Democrazia Cristiana. Prima di entrare avrebbero però dovuto prelevare un tagliando che è stato assegnato, in ordine di arrivo, a tutti i delegati delle liste. Quindi, sì in aula, ma senza tagliando. La Democrazia Cristiana ha proposto per la carica di presidente l’ex ministra pentastellata Elisabetta Trenta, che è sposata con un ufficiale dell’Esercito di Campobasso. Determinante sarà il parere della commissione.
Sette le liste a supporto del sindaco di Termoli, che è anche presidente della Provincia di Campobasso. Corrono dunque nella coalizione di centrodestra Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Udc, Popolari, Molise che Vogliamo e la lista del presidente Roberti Presidente-Noi Moderati.
Sei, invece, i partiti e i movimenti che supportano la candidatura del sindaco di Campobasso Roberto Gravina (centrosinistra): Partito Democratico, 5 Stelle, Alternativa Progressista (Sinistra-Verdi), Costruire Democrazia, Molise Democratico e Socialista e la lista del presidente Gravina Presidente-Progresso Molise.
Poi la lista di Emilio Izzo Io non voto… i soliti noti.
Poco meno di 300 gli aspiranti consiglieri (270 per l’esattezza), non tutte le 14 liste sono infatti complete (il numero massimo per ogni lista è di 20 candidati).
I primi a varcare la soglia dell’aula dove ieri mattina si è riunita la commissione che ha preso in carico i documenti, i delegati di Emilio Izzo. Poi Forza Nuova e a seguire tutte le liste del centrodestra. A mezzora dalla scadenza del termine sono arrivati alla spicciolata i delegati della lista di Roberti e quelli della coalizione di centrosinistra. Gli ultimi, quando mancava circa un quarto d’ora a mezzogiorno, Vittorino Facciolla (Pd) e i suoi collaboratori.
Buona parte della scena, soprattutto quella dei media, l’ha catalizzata il senatore Claudio Lotito, che con il codazzo di candidati e collaboratori, ha personalmente depositato la lista di Forza Italia, di cui è coordinatore regionale e da ieri anche provinciale di Isernia (ha infatti revocato l’incarico a Raimondo Fabrizio che si è candidato nella lista di Patriciello).
In tribunale, tra gli altri, Ivan Forte, collaboratore plenipotenziario dell’eurodeputato di Venafro, Vincenzo Niro, Nicola Cavaliere, Teresio Di Pietro, Vincenzo Cotugno, Mena Calenda, Micaela Fanelli, Angelo Primiani, Fabio De Chirico, Massimo Romano, Pino Ruta, Marcello Miniscalco, Michele Marone, Simone Cretella, Daniele Saia, Antonio Federico e i già citati Lotito e Facciolla.
Oltre, è chiaro, a Roberto Gravina e Francesco Roberti, che non si sono sottratti ad uno scatto mentre si scambiavano reciproci complimenti e auguri per i prossimi 30 infuocati giorni di campagna elettorale.
Nessuna clamorosa novità. Non sono però mancate, leggendo l’elenco dei candidati, le curiosità. Come, ad esempio, il ritorno dell’ex deputata Rosa Alba Testamento (5 stelle) in lizza con Costruire Democrazia. L’ex direttrice del carcere di Larino, Rosa La Ginestra, corre invece nella lista di Roberti. Giovanni Germano, architetto di Duronia e padre dell’attore Elio, si è candidato con Alternativa Progressista.
Sono più di 20 i sindaci che provano a conquistare una comoda poltrona in via IV Novembre. Sparito il Terzo polo.
ppm