Michele Iorio, governatore del Molise negli anni d’oro del centrodestra berlusconiano, gli dedica una sospensione degli impegni elettorali per le regionali di fine giugno. Ed è l’unico a farlo.
Avrebbe dovuto inaugurare la sede a Campobasso ieri sera, l’evento è stato rinviato in segno di lutto per la scomparsa del protagonista «della vita politica della seconda Repubblica» che per il Molise «è stato più di un normale presidente del Consiglio. Ed è stato più di un amico che mi ha supportato nei grandi momenti di difficoltà che il nostro territorio ha dovuto affrontare». Iorio ricorda in particolare «la vicinanza morale e pragmatica dei governi da lui presieduti alla mia figura umana e istituzionale durante il terremoto di San Giuliano di Puglia nel 2002, durante l’alluvione a Termoli nel 2003. E poi ancora: il finanziamento per l’autostrada, lo sviluppo dell’Università del Molise con il grande aiuto per l’apertura della facoltà di Medicina a Campobasso, per scongiurare la soppressione della Provincia di Isernia, nell’assegnazione di fondi per la ripresa del nostro tessuto economico e sociale». Mai ha fatto mancare il sostegno al Molise e «alla mia azione politica. Neppure di recente, quando le nostre strade partitiche si erano divise senza mai per questo allontanarci dal lato umano».
Un giorno triste, il 12 giugno 2023, sottolinea nel suo messaggio l’eurodeputato di FI Aldo Patriciello. «Se ne va uno dei protagonisti della vita politica italiana: un uomo che ha fatto della generosità, della passione, del sacrificio al lavoro e della difesa della libertà la cifra stilistica della propria vita. Silvio Berlusconi è stato un imprenditore illuminato e un politico di razza, ma soprattutto una persona buona a cui era impossibile non voler bene. Sono onorato di essere stato al suo fianco in questi anni e sono certo che il miglior modo per ricordarlo è continuare a battersi per i valori in cui credeva e a lavorare per il bene dell’Italia. Il centrodestra perde un grande leader, l’Italia una persona eccezionale, io un amico sincero», chiosa l’europarlamentare molisano.
Per la deputata Elisabetta Lancellotta e Costanzo Della Porta (entrambi di FdI), la scomparsa del Cavaliere rappresenta la fine di «un’era della nostra Italia. Perdiamo un grande, che ha contribuito a scrivere la storia della nostra Nazione, protagonista negli ultimi decenni, nel mondo imprenditoriale, politico e sportivo italiano. Esempio di cosa significhi mettersi al servizio della comunità e del prossimo».
Francesco Roberti è stato probabilmente l’ultimo politico molisano a sentire il leader. Presidente della Provincia di Campobasso e sindaco di Termoli, ha ricevuto qualche giorno fa la telefonata di Berlusconi che gli ha fatto i migliori auguri per la corsa a governatore. «Una chiacchierata durante la quale, oltre a diversi consigli sulla campagna elettorale e sul buon governo, si era messo a completa disposizione del centrodestra molisano», rammenta ora Roberti. L’Italia, prosegue, «perde una grande persona. A noi lascia l’eredità politica e ideologica dei moderati e del centrodestra del nostro Paese».
Anche il diretto avversario di Roberti, Roberto Gravina, esprime il suo cordoglio per la morte di «un personaggio che ha fatto la storia del Paese, nel bene e nel male. Non toccando di certo a me esprimere giudizi legati all’uomo, gli vanno riconosciute tenacia e passione in ogni campo in cui si è reso protagonista».
«Un grande imprenditore e uomo politico generoso e lungimirante», rimarca il coordinatore di Fratelli d’Italia Filoteo Di Sandro portando vicinanza, anche a nome dei dirigenti, degli iscritti e dei simpatizzanti di FdI, a tutta la comunità politica di Forza Italia.
Il leader della Lega Matteo Salvini ha annullato i suoi appuntamenti pubblici fino ai funerali dell’ex premier, che si svolgeranno al Duomo di Milano domani alle 15. Rinviata al 19 giugno l’iniziativa che lo avrebbe riportato in Molise per la campagna elettorale insieme ai ministri Giorgetti e Valditara. Intanto il Carroccio regionale rende omaggio, con le parole del commissario Michele Marone, a un «uomo straordinario che lascia una impronta indelebile nella politica italiana ed internazionale, nonché nel mondo imprenditoriale e sportivo. Uno dei più grandi di sempre, in tutti i campi, da tutti i punti di vista, senza eguali».
«Fondamentale per la nascita del centrodestra e figura di prestigio riconosciuta in tutto il mondo. Al di là dei tanti commenti che si possono fare, mi piace ricordare – così il capo dei Popolari per l’Italia Vincenzo Niro – la sua incredibile energia, vitalità, il suo innato entusiasmo e la sua capacità di non mollare mai dinanzi alle difficoltà. Un esempio di coraggio e voglia di vivere per tutti».
«Grazie, Silvio» è l’addio di Filomena Calenda, ex assessore regionale e candidata di FI. La sua morte «è una perdita che rende più povera l’Italia e la politica internazionale. Il suo carisma, riconosciuto in tutto il mondo e in tutto il mondo apprezzato resterà il faro che guiderà la nostra azione politica e il nostro servizio al Paese».
«Non perdiamo solo un leader, ma anche un uomo capace di anticipare i tempi con la sua visione politica ed il suo impegno, ispirando intere generazioni. Con lui ho avuto un rapporto diretto e franco – così Nicola Cavaliere, pure lui ex assessore azzurro e ricandidato con FI – in ogni occasione di confronto, ho sempre ammirato la sua concretezza, lo spirito combattivo in ogni situazione, ha dato tutto se stesso per il bene dell’Italia».
Profondamente commosso il segretario dell’Udc Molise Teresio Di Pietro che ricorda come Berlusconi abbia «saputo tracciare con intelligenza la linea di passaggio» alla seconda Repubblica, «uno degli uomini più influenti a livello mondiale e ha permesso all’Italia di non essere più il fanalino di coda dell’Europa».

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