La saga è finita: il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso della Democrazia Cristiana contro l’esclusione della lista e della candidatura dell’ex ministra Trenta alle regionali del Molise. È finita pure l’attesa, via libera ai facsimile e all’assegnazione definitiva degli spazi per i manifesti.
Il verdetto di Palazzo Spada sull’appello proposto da Sabatino Esposito (segretario amministrativo e presentatore della lista “Democrazia Cristiana”) è arrivato ieri.
I delegati della Dc arrivarono in ritardo in Tribunale e quindi in ritardo presentarono gli atti, viziati – secondo il responso dell’ufficio circoscrizionale – anche da irregolarità formali riguardo al collegamento con la candidatura del presidente. Sabatino e i suoi hanno però esperito ogni ricorso possibile in base alle norme. Quindi l’ordine delle liste sulla scheda era ancora sub judice (se riammessa, la Dc sarebbe stata aggiunta).
L’unico a costituirsi nel giudizio, con l’assistenza degli avvocati Salvatore Di Pardo e Nicola Scapillati, è stato il presidente del movimento “Il Molise che vogliamo”, la cui lista è collegata al candidato presidente di centrodestra Roberti. «Soddisfatti del risultato – il suo commento – “Il Molise che vogliamo”, senza se e senza ma, si è costituito subito in giudizio per difendere e garantire la correttezza delle elezioni del prossimo 25 e 26 giugno», conclude Pian ringraziando lo studio Di Pardo per le consuete «professionalità e competenza».