La vittoria la dedica, e non ci pensa neanche un attimo prima di dirlo, a Silvio Berlusconi. «Un punto di riferimento per me e per tanti anche in questa campagna elettorale. Mi aveva telefonato per dirmi di essere a totale disposizione, ci manca molto».
Il neo governatore del Molise Francesco Roberti arriva a Campobasso, dove ha fissato un incontro con la stampa, poco prima delle 21. Viene preso d’assalto dai cronisti locali e nazionali e il primo pensiero lo rivolge al fondatore e leader indiscusso di Forza Italia e del centrodestra scomparso qualche settimana fa.
Alla guida di Palazzo Vitale porterà, assicura, l’approccio della politica che «è un’arte, mediazione, confronto, ci sono sensibilità e debolezze di ognuno di noi. Se il sindaco riesce a tenere tutti uniti, anche un presidente di Regione, con la stessa empatia, riuscirà a far capire a chi è al suo fianco che bisogna lavorare nell’interesse dei cittadini. Se quell’interesse prevale tutti raggiungeranno i loro obiettivi».
Con Donato Toma ha avuto un rapporto non facile. «Toma ha fatto i suoi cinque anni, ora andiamo a governare noi. Io sono abituato a dire la mia, con Toma ho avuto la stessa schiettezza che ho con tutti», taglia corto alla domanda sull’uscente.
Le priorità, ribadisce, sono la sanità «che ci spetta di diritto» e l’esigenza di creare le condizioni per cui i giovani possano restare in Molise. Ancora nessuna decisione sulla giunta, sulla squadra. «Sono abituato a lavorare in gruppo, senza isterismi».
All’avversario sconfitto Gravina ha risposto anche lui con un vocale, si dice certo che per il bene del Molise comunque ci sarà spazio per collaborare.
Un presidente del basso Molise dopo 30 anni, è stato uno dei temi chiave della sua campagna elettorale e ora è un obiettivo raggiunto. «Il basso Molise è volano di sviluppo per una regione che deve rendere i territori omogenei dal punto di vista delle opportunità. Un modello da replicare con forza, determinazione ed entusiasmo».
La prima cosa che farà adesso? «Cercherò di passare qualche ora con i miei figli, li ho trascurati, sono impegnati con gli esami». E qualche ora di riposo, in aggiunta al breve pit stop che è riuscito a riservarsi ieri pomeriggio prima del consolidamento del dato. «Due mesi fa, lo ricordate, ho avuto un incidente di percorso. E ho fatto la convalescenza in campagna elettorale…».
Un veloce punto stampa, poi brindisi, abbracci e foto con gli alleati. E di nuovo a Termoli per festeggiare.

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