Cambiare poco o niente per non cambiare nulla. Anche Tomasi di Lampedusa dovrebbe correggere il suo celebre fondamento del gattopardismo se si trovasse a commentare l’esito delle regionali 2023 del Molise.
Rieletti in blocco tutti gli esponenti della maggioranza uscente, tranne tre: Vincenzo Cotugno, Filomena Calenda e Aida Romagnuolo. Per l’opposizione, tornano a Palazzo Vitale in quattro: Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla, Andrea Greco e Angelo Primiani.
L’avvertenza è d’obbligo: i dati non sono ancora definitivi. Mancano i risultati di due sezioni di Campobasso, quindi qualcosa potrebbe cambiare nella composizione dell’Assise (all’interno di una stessa lista per esempio o anche rispetto ai seggi assegnati a questa o quella forza politica all’interno della stessa coalizione). Ma il quadro di massima è delineato. Per tracciarlo in maniera precisa e nel modo più aderente e verosimile possibile, Primo Piano si è avvalso della consulenza di Carlo Veneziale. Ex assessore regionale e storico rappresentante del Pd, Veneziale è un appassionato di sistemi elettorali e riforme istituzionali. Fra i colleghi politici e nel circuito degli organi di informazione è considerato, a ragione, “la Bibbia” in questi casi. Oltre al fatto che la legge che regola le elezioni regionali in Molise, la numero 20 del 2017, porta anche la sua firma.
Con il 62,31% il centrodestra agguanta un tredicesimo consigliere. Quattro di Fratelli d’Italia: il presidente uscente dell’Assise Salvatore Micone, primo eletto in assoluto (4.721 preferenze), l’assessore ai Trasporti Quintino Pallante (3.215), Armandino D’Egidio (2.713), anche lui consigliere nella passata legislatura, e l’ex governatore Michele Iorio (2.706). Aida Romagnuolo è a quota 2.586 ma non le basta per staccare di nuovo il biglietto per via IV Novembre.
Tre gli eletti di Forza Italia: l’assessore all’Agricoltura Nicola Cavaliere (3.204 voti), il delegato alla digitalizzazione Andrea Di Lucente (3.179) e il sottosegretario della giunta Roberto Di Baggio (3.145). Staccata Filomena Calenda (che insieme a Romagnuolo nel 2019 entrò nell’Assemblea legislativa insieme alla Romagnuolo sotto le insegne della Lega), che si è fermata a 1.894 ed è la prima dei non eletti in casa degli azzurri.
La prima new entry del proporzionale arriva dalla lista Il Molise che vogliamo, vicina all’onorevole Patriciello. È la sindaca di Pozzilli Stefania Passarelli, che con 3.149 preferenze tiene a distanza il collega di movimento, e già consigliere di centrodestra oltre che presidente di Commissione e vicepresidente del Consiglio nel mandato appena terminato, Gianluca Cefaratti (2.746).
Volti nuovi pure per Il Molise in buone mani – Noi moderati, la lista del presidente Roberti che conquista due seggi. Il primo per Fabio Cofelice (2.660 voti), capo dell’ufficio legale dell’Asrem e figlio d’arte. Suo padre Mirco è stato assessore regionale ed esponente di primo piano della Democrazia cristiana dal 1970 al 1993. Il secondo scranno è per il sindaco di Petacciato Roberto Di Pardo (1.696).
Ancora, protagonista della XIII legislatura sarà pure il leader dei Popolari per l’Italia Vincenzo Niro: 2.511 le sue preferenze. Dietro l’assessore ai Lavori pubblici si è piazzato il vicesindaco di Termoli Vincenzo Ferrazzano. Questa è una delle posizioni ritenute in bilico nell’attesa dei dati delle due sezioni di Campobasso non ancora “chiuse”. Alcuni osservatori stimavano infatti nella prima serata di ieri due seggi per i Popolari.
Per completare il quadro della maggioranza, con la Lega arriva in Consiglio regionale Massimo Sabusco (1.787 voti), attuale inquilino di Palazzo San Giorgio.
Sull’altro fronte, il primo scranno del centrosinistra (7 seggi in totale) è del candidato presidente Roberto Gravina, sindaco pentastellato di Campobasso (ormai di fatto quasi ex). Nel Pd, che stando ai risultati al momento disponibili è il secondo partito in Molise (con 16.910 voti Schlein e i suoi dirigenti regionali hanno battuto Forza Italia del senatore Lotito, che ne ha 16.876), la sfida interna fra il segretario Vittorino Facciolla e la capogruppo Micaela Fanelli, si fa davvero al cardiopalma: 3.091 le preferenze di Fanelli, 3.090 quelle di Facciolla. I due seggi di Campobasso daranno il responso finale. Entrambi tornano in via IV Novembre dove fa ingresso per la prima volta la consigliera dem del Comune di Campobasso (assessore col sindaco Battista) Alessandra Salvatore (1.736). Andrea Greco (2.280 voti) e Angelo Primiani (1.235) hanno guadagnato alle urne il secondo mandato coi 5 stelle. Torna in Consiglio, infine, il capo di Costruire democrazia Massimo Romano (1.954 preferenze).
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