Il rebus lo scioglierà solo la Corte d’Appello, quando proclamerà gli eletti della XIII legislatura del Molise. Nelle ultime ore è serpeggiato, e poi ha preso consistenza il dubbio, che al centrodestra vadano assegnati 13 seggi nel proporzionale (e non 12 come cinque anni fa). Costruire democrazia conferma che sta effettuando verifiche approfondite perché «secondo i nostri calcoli – spiegano dal movimento di Massimo Romano – alla maggioranza spettano 12 consiglieri e alla minoranza 8. Non, quindi, 13 e 7».
Nessuno, né la Regione né il Tribunale di Campobasso (che nel procedimento hanno altre competenze), hanno in queste ore rilasciato dichiarazioni sulla ripartizione. Ma gli staff politici hanno velocemente tradotto le previsioni della legge 20 del 2017 (la legge elettorale regionale) e delle norme nazionali con una verosimile composizione del prossimo Consiglio: Roberti più 13 consiglieri, Gravina più 7.
Le disposizioni in questione, va detto, non sono di semplice comprensione. Il linguaggio estremamente tecnico non aiuta a capire come, in che misura viene assegnato il premio di maggioranza in base al risultato. È chiaro che alla coalizione che vince non possono essere attribuiti più di 14 eletti (oltre il governatore) per garantire la rappresentanza delle minoranze, e non meno di 12. La gradazione intermedia è tema da esperti addetti ai lavori. Fondamentalmente, le operazioni prevedono che si calcoli il cosiddetto quoziente della circoscrizione regionale. Quante volte questa cifra è contenuta nel numero complessivo di voti raggiunto da ciascuna coalizione che supera l’8%? La risposta a questa domanda determina i seggi (in questo caso) di centrodestra e centrosinistra.
Qualche dubbio che al centrodestra spettino 13 seggi è circolato già lunedì sera. E non si è risolto con la pubblicazione sul sito della Regione dei dati complessivi (quelli definitivi li ufficializzerà l’ufficio elettorale della Corte d’Appello). Anche perché ci sono 3.100 schede contestate.
Se Costruire democrazia, l’ottavo seggio toccherebbe proprio al movimento di Romano (che al momento è l’unico eletto della lista) e Antonio Tedeschi tornerebbe in Consiglio. Resterebbe invece sindaco di Petacciato Roberto Di Pardo, a cui per adesso è attribuibile il 13esimo seggio del centrodestra. Un’altra voce ieri accreditava la possibilità che invece gli eletti del Pd possano essere 4 e non 3 (Fanelli, Facciolla, Salvatore e pure Trivisonno) a scapito dei 5s (che perderebbero Primiani). Ma anche fra i dem è ritenuta un’ipotesi assai remota.
r.i.

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