Il ministro della Salute Schillaci ha istituito il tavolo per la revisione del dm 70, il regolamento che fissa gli standard ospedalieri in base al decreto Balduzzi.
La recente riforma dell’assistenza territoriale (dm 77/2022), si legge nel decreto, ha reso necessario un aggiornamento del regolamento per quella ospedaliera, da adeguare anche in base alle criticità rese evidenti dalla pandemia da Covid19.
Coordinato dal capo di gabinetto di Schillaci, Arnaldo Morace Pinelli, l’organismo è composto dai rappresentanti di vertice del dicastero, di Agenas, del Consiglio superiore di sanità, della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, delle Società scientifiche, da professori universitari ed esperti di clinica, organizzazione aziendale, innovazione e sicurezza.
Il gotha della sanità nazionale è stato chiamato dal ministro a ragionare sulla modifica di un provvedimento che in Molise è “famigerato” poiché i suoi parametri, fondamentalmente numerici perché basati sulla popolazione come riferimento per l’expertise e la sicurezza delle discipline (al di sotto dei 600mila abitanti non sono accreditabili nel sistema pubblico la cardiochirurgia e la neurochirurgia), impediscono di congiurare in regione il cosiddetto Dea di II livello.
La correzione dei criteri del Balduzzi è stato un argomento centrale della campagna elettorale del centrodestra per le regionali. La delegazione parlamentare di Fratelli d’Italia, con il senatore Della Porta e la deputata Lancellotta, hanno battuto molto su questa richiesta anche quando Schillaci è stato in visita in Molise il 16 giugno scorso.

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